
La fondazione dell’antica colonia greca di Tauromenion, cioè Taormina, risale probabilmente al 358 a.C. L’antico passato della città ha ancora oggi molte testimonianze. Dall’Odeon, un piccolo teatro di circa 200 posti costruito nel I sec a.C, a quelle che vengono impropriamente chiamate Naumachie. Si tratta dei resti di una grande costruzione in mattoni, lunga 122 metri e alta 5, che probabilmente era usata come Ginnasio, cioè un luogo di giochi ed esercizi ginnici.Il monumento più famoso è senza dubbio il Teatro Antico. La sua posizione unica, con una vista che spazia dal mare della baia di Schisò all’Etna lo rende sicuramente uno dei luoghi più belli di tutta la Sicilia. L’interesse straniero nei confronti di Taormina nasce nel Settecento, quando la Sicilia e Taormina diventano nuove mete indispensabili del Grand Tour. Il primo viaggiatore moderno ad arrivare fu Goethe che esaltò la bellezza di Taormina nel suo Viaggio in Italia. Dal 1890 arrivarono in città diverse personalità inglesi che introdussero la passione anglosassone per parchi e giardini. Quelli più famosi sono il giardino neogotico di lady Hill nell’antico convento di Santa Caterina, quello di Florence Trevelyan e quello di Robert Hawthorn Kitson a Casa Cuseni. Al successo internazionale di Taormina contribuirono in modo decisivo il pittore Otto Geleng e il fotografo Wilhelm von Gloden. Il primo attraverso una esposizione a Parigi delle sue tele che raffiguravano le bellezze paesaggistiche della città. Il secondo diffondendo in tutto il mondo i suoi nudi artistici realizzati usando come modelli ragazzi locali inghirlandati come efebi.