Carnevale di Sciacca

    Il Carnevale di Sciacca si svolge nella deliziosa cittadina di Sciacca (AG) e si protrae generalmente per almeno sei giorni, con inizio nel pomeriggio del Giovedì Grasso. La manifestazione, il cui tema varia di anno in anno, è molto articolata e ricca di eventi. Oltre alle sfilate degli imponenti carri allegorici, si affiancano le esibizioni dei gruppi mascherati ad essi abbinati con coreografie e canti originali in siciliano. In quei giorni il paese si anima di musica e balli, trasformando l’evento in una vera e propria festa di strada, partecipata da migliaia di visitatori provenienti da varie parti della Sicilia.

    L’evoluzione del Carnevale di Sciacca

    Le prime manifestazioni carnevalesche tenute a Sciacca si fanno risalire alla fine del XIX secolo, ma probabilmente si originano in tempi anche più antichi. Tuttavia, la prima testimonianza scritta che attesta l’esistenza di questa festa locale viene attribuita allo storico e antropologo Giuseppe Pitrè, di cui tratta nel suo studio enciclopedico sulle tradizioni popolari siciliane, pubblicato tra il 1871 e il 1913. Inizialmente il carnevale di Sciacca si riduceva ad una semplice festa popolare in cui i cittadini, travestiti in vari modi, scendevano in strada festanti e consumavano grandi quantità di salsicce, cannoli e vino. Solo negli anni ’20 del XX secolo, compaiono i primi carri rudimentali, trainati da buoi o cavalli, sui quali venivano poste delle sedie per accogliere le persone mascherate. Queste recitavano strofe in dialetto, accompagnate da piccole orchestrine musicali, e distribuivano alla popolazione cibo e vino.

    Il carnevale comincerà ad assumere caratteristiche più elaborate nel secondo dopo guerra grazie alla dedizione dell’avvocato saccense, Giuseppe Molinari, sindaco di Sciacca e senatore della Repubblica. Il suo intento, infatti, era quello di rilanciare e modernizzare la manifestazione. I carri allegorici vennero motorizzati, comparvero le prime figure in cartapesta e si fecero sempre più sofisticati. Ogni carro era caratterizzato da una specifica tematica e negli anni si passò dalla satira politica locale a quella nazionale. Dai carri venivano buttati coriandoli e stelle filanti sulla folla, ma soprattutto grazie alla moderna amplificazione sonora, l’intero paese, allo sfilare dei carri, veniva trasformato in una festosa pista danzante.

    Sarà sempre al senatore Molinari che si deve l’adozione di una figura simbolo, rappresentante l’intera manifestazione: Peppe Nappa. Questa maschera siciliana della commedia dell’arte, nei giorni del carnevale, diviene simbolicamente il re di Sciacca, con consegna ufficiale delle chiavi della città da parte del sindaco. Il carro allegorico di Peppe Nappa apre tutte le sfilate previste durante la manifestazione e distribuisce ai partecipanti salsicce, arrostite nella parte posteriore del carro, vino e aranciata. La fine della festa verrà decretata dal rogo della sua figura in cartapesta, in un falò collettivo molto suggestivo. Con grande autoironia i cittadini di Sciacca si identificano con Peppe Nappa, un personaggio, beffardo e pigro, che ama il cibo, l’allegria e il divertimento.

    Il programma del Carnevale di Sciacca

    I carri allegorici, protagonisti indiscussi dell’evento, vengono allestiti da maestranze locali e distinti in due categorie, a seconda delle dimensioni. I carri più sofisticati e grandi appartengono alla categoria A. La loro altezza può raggiungere anche i 13 mt e i meccanismi che movimentano le varie figure di cartapesta sono particolarmente sofisticati. I carri più piccoli (mini-carri), appartengono alla categoria B. Nonostante le ridotte dimensioni, la cura dei dettagli in cartapesta, le colorazioni e le fattezze delle figure allegoriche sono ugualmente molto curate. Ogni carro presenta un gruppo mascherato, una coreografia e una canzone originale che racconta l’allegoria del carro. Alla fine della manifestazione una giuria proclamerà il carro vincitore all’interno delle due differenti categorie, valutando sia la qualità del carro che le esibizioni dei gruppi che li accompagnano. La particolarità di questo carnevale è che i carri vengono assemblati e montati direttamente i strada, nei giorni che precedono la festa, creando nella popolazione una simpatica euforia prefestiva. Un’alacre attività anima la via principale da cui partirà la sfilata, trasformandola in una sorta di officina che attira molti curiosi e visitatori.

    Il Carnevale di Sciacca si apre ufficialmente il Giovedì Grasso. Nel pomeriggio i gruppi mascherati sfileranno per alcune vie della città, mettendo in scena il loro repertorio. Quindi in serata, in Piazza Angelo Scandaliato, dove è montato un palco, il sindaco di Sciacca consegna simbolicamente le chiavi della città al personaggio di Peppe Nappa, il re del carnevale, un figurante mascherato che incarna lo spirito della festa. Verranno quindi presentati al pubblico i gruppi in maschera dei carri in concorso. Il venerdì avranno inizio le sfilate dei carri che animeranno varie strade della città per tutti i giorni della manifestazione. Ad aprire il corteo sarà sempre il carro di Peppe Nappa, dal quale verranno distribuiti vino e salsicce, cotte alla brace. Ogni giornata si conclude in piazza Scandaliato con uno spettacolo serale, che vedrà protagonisti i gruppi in maschera e le loro esibizioni. La manifestazione carnevalesca termina il Martedì Grasso con la premiazione del carro vincitore del concorso e la riconsegna al sindaco delle chiavi di Sciacca da parte di Peppe Nappa. La sua figura in cartapesta verrà poi smontata dal carro e bruciata in piazza tra l’euforia del pubblico raccolto attorno al falò.

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