A Leonforte, comune in provincia di Enna, la devozione per Sant’Antonio da Padova è radicata fin dall’epoca della sua fondazione. La festa religiosa è celebrata il 13 giugno, quando avviene la processione con la statua del santo per le vie della città, accompagnata dalla banda musicale locale. Durante la processione i fedeli mostrano gratitudine al santo, donando delle tovaglie votive per le grazie ricevute. Caratteristiche sono anche le preghiere rivolte a Sant’Antonio durante la processione e durante il periodo noto in dialetto come “Tridicina”, ovvero i tredici giorni che precedono le celebrazioni del 13 giugno.
Una tradizione iniziata nel XVII secolo
A Leonforte, città fondata nel 1610 per volere del barone Nicolò Placido Branciforti la devozione per Sant’Antonio da Padova si diffuse già dai primi anni. Fu proprio la moglie del fondatore, Caterina Branciforti, che fece costruire in onore del santo una chiesa annessa al palazzo baronale dei Branciforte.
La devozione verso il santo di Padova è molto diffusa in gran parte della Sicilia, dove il suo passaggio e la sua attività di predicazione è attestata tra il 1220 e il 1221. Egli era missionario in Africa ma ammalatosi, si imbarcò per far rientro nel suo Portogallo ma la nave naufragò, a causa di una tempesta, quindi approdò sulle coste della Sicilia. Qui pare si sia fermato fino al 1221, anno in cui decise di risalire l’Italia per raggiungere l’assemblea di frati, chiamati a raccolta da San Francesco D’Assisi.
La festa del 13 giugno e la Tridicina
A Leonforte, come in diversi paesi devoti al santo, è usanza prepararsi alla celebrazione solenne del 13 giugno, con un percorso di preghiera e riflessione durante i tredici giorni che precedono la festa: “la Tridicina di Sant’Antuninu” (la Tredicina di Sant’Antonio). Il numero tredici non è casuale, esso, infatti, ricorre sia nel numero di miracoli attribuiti al santo e tramandati dalla tradizione, sia nelle formule di preghiera che accompagnano questo momento di raccoglimento. Infatti, l’invocazione con la quale i fedeli si rivolgono al santo è articolata in tredici punti. Inoltre, secondo la convinzione popolare, Sant’Antonio, concede ai suoi devoti ben tredici grazie ogni giorno.
I momenti principali di questa giornata sono: la celebrazione della Santa Messa alle ore 10 che si conclude con la benedizione dei bambini (rito che ricorda la particolare predilezione che il santo aveva per i fanciulli e uno dei miracoli compiuti proprio per uno di loro) e la celebrazione serale, delle ore 20, al temine della quale ha inizio la solenne processione con il simulacro del Santo.
La statua posta sulla vara viene portata a spalla dai fedeli e accompagnata dalla banda musicale per le vie del centro. Giunti presso la chiesa dei Cappuccini, nell’omonima piazza, la processione si ferma e si assiste allo sparo dei fuochi d’artificio. Durante la processione, particolarmente caratteristico è il gesto rituale dell’offerta delle tovaglie al santo, queste vengono appese al fercolo a testimonianza di una grazia ricevuta, rappresentano, dunque un ex voto.
Evento che si svolge in parallelo ai festeggiamenti religiosi è la fiera di Sant’Antonio che viene allestita dall’11 al 13 giugno.