Festa di San Benedetto il Moro (Palermo)

    San Benedetto il Moro, nativo di San Fratello e morto a Palermo nel 1589, è compatrono della città dal 1652 insieme a tanti altri tra cui si ricorda la patrona principale Santa Rosalia.
    Il culto e la devozione verso il santo dalla carnagione scusa si è diffusa molto presto in Sicilia, tanto che la proclamazione dello stesso a compatrono della città di Palermo precede di ben due secoli la sua ufficiale canonizzazione. I festeggiamenti in suo onore si svolgono, a Palermo, città che custodisce le sue spoglie, fin dall’anno in cui viene proclamato compatrono. Da allora si ripete ogni anno l’offerta dei ceri che è compiuta dal Sindaco in rappresentanza di tutta la città. La solenne processione è l’evento principale che chiude una serie di manifestazioni religiose e culturali che caratterizzano l’intera settimana, l’ultima del mese di giugno, dedicata ai festeggiamenti in onore di San Benedetto il Moro.

    Il santo africano vissuto in Sicilia

    Il culto di San Benedetto il Moro si è diffuso, in Sicilia fin subito dopo la sua morte, avvenuta a Palermo il 4 aprile 1589.
    Il Santo è originario di San Fratello, in provincia di Palermo, qui nasce nel 1524 da Cristoforo e Diana, africani condotti in Siciliacome schiavi. Ma egli, per volontà del padrone dei suo genitori, fu libero fin dalla nascita e crebbe secondo gli insegnamenti della dottrina cristiana.
    L’incontro con frate Gerolamo Lanza, segna la sua vita spirituale, decide, infatti, di seguirlo nella vita eremitica, lasciando il lavoro nei campi da cui traeva il suo sostentamento. La vita da eremita lo porta a spostarsi spesso da un eremo all’altro. E’ attestato, dunque, il suo passaggio nei pressi di Raffadali, in provincia di Agrigento, nelle grotte della Mancusa, che si trovano tra le città di Carini e Partinico, in provincia di Palermo, e per ultimo presso il monte Pellegrino, nei pressi della città. Per volere del papa Pio IV, la congregazione di eremiti detti “del Lanza” viene sciolta e pertanto San Benedetto e i suoi fratelli sono costretti ad aggregarsi ai confratelli di diversi monasteri. Quindi Benedetto viene accolto nel convento di Santa Maria dei Gesù tra i frati Francescani Minori, alle pendici del monte Grifone, nei pressi di Palermo. Qui muore e ancora oggi vi sono conservate intatte le sue spoglie. Nel 1592, proprio in occasione della traslazione della tomba del santo nel Convento di Santa Maria di Gesù, il suo corpo fu trovato incorrotto.
    La devozione per il santo che visse e, secondo la tradizione compì diversi miracoli, in Sicilia, si diffuse subito. Nel 1652 il Senato Palermitano lo proclamò compatrono della città e promise di recarsi ogni anno, nell’anniversario della sua morte in pellegrinaggio al suo sepolcro portando quattro ceri. Nei secoli questa promessa è stata tramandata e così perpetuata: attualmente, in occasione dei festeggiamenti in onore di San Benedetto, il sindaco di Palermo offre i quattro ceri al termine della celebrazione liturgica; i devoti, invece compiono il pellegrinaggio all’eremo di San Benedetto.
    Eppure, nonostante la proclamazione del Senato Palermitano esprime ben presto la devozione della gente verso il frate eremita innalzandolo agli onori della santità, la sua canonizzazione ufficiale arriva molto più tardi. Soltanto nel 1743, infatti, papa Benedetto XIV proclama beato Benedetto il Moro e nel 1807, papa Pio VII lo proclama Santo.
    Un tempo, a Palermo, la festa in onore del Santo avveniva il 4 aprile, in ricordo della sua morte, attualmente, invece, le celebrazioni sono distribuite durante l’ultima settimana di giugno, giornata principale è l’ultima domenica del mese.

    La settimana dei festeggiamenti

    I festeggiamenti in onore di San Benedetto il Moro sono distribuiti per tutta l’ultima settimana di giugno e si svolgono tra i vari luoghi di devozione legati alla vita del santo che si trovò a Palermo, prima, eremita sul monte Pellegrino, poi presso il convento di Santa Maria di Gesù alle pendici del monte Grifone. L’organizzazione della festa è condivisa dal Comune di Palermo con il Frati Francescani Minori, con la Parrocchia di Santa Maria di Gesù, dove sono custodite le reliquie del santo e con la Confraternita di San Benedetto il Moro.
    Le due domeniche che segnano l’inizio e il termine dei festeggiamenti hanno inizio con l’alborata che risveglia i cittadini intorno le 7:30. Le giornate sono poi scandite da una serie di eventi in parte religiosi, in parte, di carattere culturale. Presso il Convento di San Francesco d’Assisi si alternano, infatti, ad esempio, celebrazioni liturgiche, momenti di preghiera ed incontri di divulgazione sulla figura del santo, spesso viene proiettato un documentario che racconta i momenti più salienti della sua vita. Altri momenti di preghiera hanno luogo presso l’eremo di San Benedetto il Moro sul monte Grifone, come la veglia di preghiera e la fiaccolata. Per allietare le serata in città, invece, vi sono spettacoli musicali o di intrattenimento vario.
    Il giorno conclusivo, l’ultima domenica di giugno, hanno luogo gli eventi principali dei festeggiamenti in onore del santo: la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo, la mattina, e la processione con la statua di San Benedetto il Moro, in serata. Durante la santa messa della domenica mattina, in particolare, è tradizione che il sindaco della città di Palermo offra dei ceri, in rappresentanza di tutta la comunità cittadina. Nel pomeriggio, la banda musicale gira per le vie della città. Al termine della celebrazione eucaristica del pomeriggio, nella borgata di Santa Maria di Gesù, ha inizio la solenne processione con il simulacro di San Benedetto il Moro che dalla piazza di Santa Maria di Gesù si snoda per le vie Falsomiele, Belmonte Chiavelli, viale Regione Siciliana, via Santa Maria di Gesù e ritorno in piazza. Le strade tra le quali si avvia la processione sono illuminate e addobbate a festa con luminarie. Al termine della processione, quando la statua fa rientro in chiesa, il fuochi d’artificio illuminano e colorano il cielo di Palermo.
    Durante la settimana dedicata ai festeggiamenti, vengono organizzati dei pellegrinaggi guidati all’eremo di San Benedetto, presso il monte Grifone.

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