Nocciolata di San Nicola a Gualtieri Sicaminò

    La Nocciolata di San Nicola è una festa religiosa che viene celebrata nel comune di Gualtieri Sicaminò (ME) il 6 dicembre di ogni anno, giorno ufficiale della celebrazione del Santo secondo il calendario liturgico. Questa tradizione si fa risalire al XVIII secolo. In Piazza Duomo, dove sono riuniti i cittadini, dai balconi delle case prospicienti vengono lanciate in strada mille chili di nocciole, per la gioia di quelli che si affrettano a raccoglierle da terra. La grande devozione al Patrono del paese, San Nicola di Bari, è attestata dal fatto che la celebrazione del Santo a Gualtieri Sicaminò ricorre anche durante l’ultima domenica di agosto.

    La devozione a San Nicola di Bari

    San Nicola di Bari è probabilmente uno dei santi più amati non solo in Italia, ma anche in molte nazioni europee. Alla sua figura si associa l’origine di Babbo Natale, chiamato Santa Claus nei paesi di lingua inglese, nome questo derivante dal nome olandese di San Nicola (Sinterklaas). Nato probabilmente il 14 marzo del 270 nell’odierna Turchia, vi morì il 6 dicembre del 343. Fu un uomo di grande fervore cristiano e divenne vescovo di Myra, antica città ellenica nell’attuale Turchia meridionale, per acclamazione popolare. L’appellativo barese è dovuto alla prima traslazione che si fece delle sue reliquie, da Myra a Bari nel 1087.
    Su questo Santo sono numerosissime le narrazioni di miracoli e prodigi fatti in vita e attestati dopo la sua morte. Il miracolo più importante riguarda l’avere riportato in vita cinque bambini, rapiti e poi uccisi da un oste, ma molti prodigi si riferiscono alla distribuzione di derrate alimentari fatte alla popolazione affamata durante le carestie. Tra i suoi fedeli si narra, infatti, di misteriosi arrivi nei porti cittadini di navi cariche di derrate alimentari, in tempi di carestia e dopo intense invocazioni al Santo. San Nicola viene, dunque, considerato non solo il protettore dei bambini, ma anche il dispensatore di doni e prosperità. I suoi devoti nel corso dei secoli si sono rivolti al Santo in periodi di guerra, fame e calamità naturali. Protettore dei marinai, dei commercianti, dei farmacisti, degli avvocati, solo per citare alcuni dei suoi patronati, San Nicola in Italia è anche il Santo che in assoluto vanta il maggior numero di riconoscimenti come Santo Patrono delle municipalità cittadine, dal nord al sud della penisola.
    La tradizionale Nocciolata che si realizza a Gualtieri Sicaminò appare, quindi, come un richiamo alle sue doti di dispensatore di doni e prosperità. Le nocciole, infatti, fin dai tempi dei Romani erano simbolo di fertilità e abbondanza. E il lancio festoso delle nocciole sembra una chiara anticipazione dei doni natalizi che di lì a poco verranno ricevuti. In tempi passati, erano le autorità ecclesiastiche ad occuparsi sia dell’approvvigionamento delle nocciole per la festa che della costruzione di una piccola torretta da cui si procedeva al lancio delle nocciole sui fedeli. Attualmente, invece, questo onere è tutto a carico della municipalità.

    La Nocciolata di San Nicola a Gualtieri Sicaminò

    La festa del 6 dicembre, giorno liturgico ufficiale dei festeggiamenti del Santo, a differenza di quanto accade per le celebrazioni estive, per tutti i gualtieresi ha un aspetto molto meno folcloristico e più intimo. La partecipazione è più contenuta e prevede un rituale che appare fedele a quello tramandato nei secoli. La necessità di onorare il Santo anche in agosto si è resa necessaria per consentire agli emigrati di ritorno dalle ferie di partecipare alle liturgie e alla solenne processione del fercolo. La celebrazione invernale è preceduta da un periodo preparatorio in cui nella Chiesa Madre del paese vengono svolti i canonici riti religiosi. Nei nove giorni precedenti la celebrazione, infatti, i fedeli si raccolgono in chiesa per assistere alla Messa serale, intonando antichi canti e preghiere tramandate da generazione in generazione.
    Nelle sere che vanno dal 3 al 5 dicembre, invece, adulti e bambini si riuniscono in differenti gruppi. Accompagnati dalla banda musicale di Gualtieri Sicaminò, girano per le vie del paese, bussando alle porte delle case per chiedere l’offerta per il Santo e intonando la tradizionale invocazione: Viva Viva Santa Nicola. Anticamente l’offerta gradita ai bambini era quella dei fichi secchi, il loro dolcetto dei tempi passati, di cui ogni gualtierese aveva scorte casalinghe. Oggigiorno, in cui merendine, cioccolatini e caramelle sono di uso comune, tali golosità vengono amorevolmente offerte a queste ciurme festose di bambini che scorrazzano liberamente per le vie del paese. La festa di San Nicola del 6 dicembre è soprattutto la loro festa. Gli adulti, come da tradizione, vengono preceduti da una figura caratteristica, il portatore della bisaccia (il bettalaru) in cui vengono riposte le offerte dei cittadini, anche in denaro.
    Alle ore 15.00 circa del 6 dicembre, prende avvio in Piazza Duomo la Nocciolata. Dai balconi del municipio e da quelli di alcune case prospicienti vengono gettate sulla folla, radunatasi in piazza, mille chili di nocciole. Uno spettacolo veramente suggestivo. C’è chi si protegge il capo con pesanti berretti di lana, chi alzando i cappucci, ma tutti, grandi e piccini, anche con strumenti di raccolta improvvisati, si affrettano a raccoglierle da terra, tra risa e schiamazzi di ogni tipo. Al termine della Nocciolata, i festeggiamenti in onore di San Nicola si chiudono con la processione, per le strade del paese, della reliquia del Santo e la benedizione dei fedeli.

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