Rievocazione dell’assedio del Castello di Sperlinga

    La rievocazione storica dell’Assedio del Castello di Sperlinga ha luogo nel comune di Sperlinga (EN) il 16 agosto di ogni anno. La commemorazione è affidata ad un corteo storico in costumi d’epoca e alla messa in scena degli episodi più significativi dell’assedio. La manifestazione, inoltre, è arricchita da altri due eventi: la Sagra del Tortone, un dolce tipico del territorio, e la premiazione della Dama dei Castelli di Sicilia. Alla rievocazione partecipano alcune delegazioni provenienti sia dai comuni limitrofi, che da quelle municipalità siciliane in cui sono presenti castelli di epoca medievale o i loro ruderi. La giornata si conclude con uno spettacolo di fuochi pirotecnici.

    La storia dell’assedio

    L’assedio del Castello di Sperlinga avvenne nel 1282, l’anno in cui il popolo siciliano, alleatosi con gli spagnoli Aragonesi, diede vita alla Guerra del Vespro contro i dominatori Angioini. Gli Angioini con la loro opprimente politica fiscale, volta a sostenere le casse del Regno di Francia, e soprattutto a causa della limitazione dei poteri che attuarono sulle baronie siciliane, erano mal tollerati dall’intera popolazione. La scintilla che diede avvio alla lotta di liberazione scoccò a Palermo sul sagrato della Chiesa del Santo Spirito, in occasione della funzione dei Vespri. Accadde, infatti, che una giovane donna venisse oltraggiata da un soldato angioino e dal suo tocco inopportuno, legittimato dal pretesto di doverla perquisire. Il marito, presente alla scena, non tollerando quell’arroganza, uccise il soldato francese. I tempi erano ormai maturi per la rivolta e la città di Palermo si infiammò dando vita ad una vera e propria caccia al dominatore francese, con grande spargimento di sangue. L’insurrezione ben presto dilagò per l’intera isola.
    La guarnigione angioina che in quel periodo si trovava presso il castello di Sperlinga, avuta notizia del dilagare della rivolta, decise di chiudere le porte del castello e di riparare in esso. Tale guarnigione godeva di una certa autonomia dal governo angioino e per non partecipare al conflitto armato delle due fazioni, nel timore di venire trucidata dai rivoltosi, preferì asserragliarsi in quella roccaforte. Il Castello di Sperlinga fu posto sotto assedio dai siciliani e dall’esercito aragonese. Capeggiati da Petro de Lemanno, proprietario del castello, i soldati angioini resistettero per tredici mesi, attendendo invano sostegno dalle truppe angioine. Un aiuto decisivo ai soldati francesi, invece, venne da alcuni notabili sperlinghesi che fecero giungere a loro provviste di viveri e armi. A ricordo di ciò, campeggia sull’arco del vestibolo d’ingresso al castello una iscrizione che può essere così tradotta: “Ciò che piacque ai siciliani, venne negato dalla sola Sperlinga”. Le sorti della guerra si risolsero a favore dei siciliani e degli Aragonesi. La proprietà del castello nel 1324 fu assegnata dai vincitori alla famiglia nobiliare dei Ventimiglia, che lo tenne per quasi tre secoli.

    La celebrazione dell’Assedio del Castello di Sperlinga

    La mattina del 16 agosto Sperlinga si trasforma in un teatro a cielo aperto. Percorrendo le vie principali del paese, si possono ammirare numerosi spettacoli animati dalla musica di tamburi e antichi strumenti d’epoca medievale. Sbandieratori, saltimbanchi, trampolieri e falconieri si esibiscono nelle loro prodezze per il divertimento dei numerosi turisti provenienti da varie parti della Sicilia. Nel pomeriggio vengono allestite alcune bancarelle dove è possibile gustare le specialità enogastronomiche tipiche del territorio. Nella zona più antica di Sperlinga, il borgo rupestre, alcune donne cucinano per i visitatori un dolce caratteristico di tempi molto antichi: il tortone. Questo dolce a base di farina di grano lievitata e ammorbidita con olio d’oliva, viene fritto in strada dentro ampie padelle di rame. Cosparso di zucchero e cannella viene quindi offerto ai visitatori. La Sagra del Tortone, la cui prima edizione risale al 1982, vuole essere una rievocazione della umile vita che i contadini conducevano dentro le abitazioni scavate nella roccia del borgo rupestre.
    Sempre nel pomeriggio si apre il corteo storico composto da dame e cavalieri in abiti medievali e rinascimentali. Ai figuranti che rappresentano le famiglie nobiliari proprietarie del Castello di Sperlinga nel corso dei secoli si affiancano quelli provenienti dalle delegazioni di tutti gli altri comuni siciliani che partecipano alla manifestazione. Il corteo sfila per le vie e le piazze del paese fino a giungere ai piedi del castello. Nella prima parte della serata, sul palco montato nella piazza antistante il castello, si esibiscono i maestri d’arme che daranno vita alle gesta eroiche dell’assedio e agli episodi più rappresentativi della Guerra del Vespro. Concluso questo momento rievocativo, prenderà avvio la premiazione della Dama dei Castelli di Sicilia. Le ragazze, in rappresentanza delle delegazioni comunali, interpretano i personaggi storici, di epoca medievale o rinascimentale, che hanno giocato un ruolo importante nelle differenti municipalità. I costumi indossati sono, inoltre, delle fedeli riproduzioni realizzate attraverso studi preparatori e grazie alle abilità sartoriali di artigiani locali. Presentate al pubblico con rimandi agli eventi storici che si vogliono rievocare, verranno quindi invitate a sfilare sul palco. Una giuria, generalmente composta dai sindaci stessi, dovrà valutare la bellezza e il portamento della dama, nonché la bellezza e la fattura dell’abito d’epoca. Alla fine della votazione verrà fatta la proclamazione della Dama dei Castelli di Sicilia. La kermesse si chiude con magnifici giochi pirotecnici che illumineranno il Castello di Sperlinga.

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