Storia

Palazzo Biscari è una delle residenze storiche meglio conservate di Catania. I primi lavori di costruzione iniziarono nel 1702, a seguito del catastrofico terremoto del 1693, che rase al suolo mezza Sicilia, per volere della famiglia Paternò Castello principi di Biscari.
L’edificio fu costruito sulle mura della città volute da Carlo V, su progetto di Alonzo Di Benedetto. Successivamente il palazzo fu modificato per volere di Ignazio Paternò Castello, quinto principe di Biscari, il quale lo fece ampliare verso est su progetto di Girolamo Palazzotto e, successivamente, di Francesco Battaglia. L’edificio fu ultimato nel 1763 ed inaugurato con grandiosi festeggiamenti.
Tra i celebri visitatori del Palazzo ci fu Johann Wolfgang Goethe che, nel corso del suo viaggio in Italia, fu ricevuto dal principe di Biscari il 3 maggio 1787.

Interno

Il palazzo conta circa settecento stanze, e sorge nella parte più vecchia di Catania, a ridosso del popolare quartiere della Civita, affacciato sul porto e sui famosi Archi della Marina.
Al palazzo si accede attraverso un grande portale su via Museo Biscari, che immette nel cortile centrale, adorno di una grande scala a tenaglia. All’interno, si trova il “salone delle feste”, di stile rococò dalla complessa decorazione fatta di specchi stucchi e affreschi dipinti da Matteo Desiderato e Sebastiano Lo Monaco. Il cupolino centrale era usato come alloggiamento dell’orchestra, ed è coperto da un affresco raffigurante la gloria della famiglia Paternò Castello di Biscari. Si accede alla cupola attraverso una scala decorata a stucco (che il principe Ignazio chiamò “a fiocco di nuvola”) all’interno della grande galleria affacciata sulla marina. Tra le altre sale vanno ricordate quella “dei Feudi”, con alle pareti grandi tele rappresentanti i numerosi feudi dei Biscari; gli “appartamenti della principessa”, costruiti da Ignazio V per la moglie, Anna Morso e Bonanno dei principi del PoggioReale, con boiseries di legni intarsiati e pavimenti di marmo di epoca romana; la “galleria degli Uccelli” e la “stanza di don Chisciotte”.

Infine particolare importanza riveste il Museo, dove un tempo era raccolta la grande collezione archeologica (oggi in parte al Museo civico del castello Ursino) di Ignazio V, grande studioso, archeologo e amante delle arti in genere. Al palazzo si accede attraverso un grande portale su via Museo Biscari, che immette nel cortile centrale, adorno di una grande scala a tenaglia. All’interno, si trova il “salone delle feste”, di stile rococò dalla complessa decorazione fatta di specchi stucchi e affreschi dipinti da Matteo Desiderato e Sebastiano Lo Monaco. A destra del cortile è invece situata l’ala privata del Palazzo, dove ha sede il Circolo dell’Unione di Catania, l’assessorato alla Cultura del comune di Catania e gli appartamenti privati dove abitano stabilmente almeno undici persone della famiglia. Palazzo Biscari rimane dunque fruibile nel cortile, in numerose sale, nel salone delle feste, nella galleria e nella terrazza sul porto.

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