La Fontana di Orione è un monumento che si trova in Piazza Duomo a Messina. Si tratta di una delle due fontane artistiche realizzate dallo scultore Giovanni Angelo Montorsoli su commissione del Senato messinese. L’opera si ispira al mito di Orione che, secondo una delle tante versioni esistenti, sarebbe il fondatore della città di Messina. Lo storico dell’arte Bernard Berenson definì la Fontana di Orione “la più bella fontana del Cinquecento europeo”.
La storia della Fontana di Orione
La realizzazione della Fontana di Orione nasce dalla volontà del Senato messinese di celebrare il completamento del primo acquedotto cittadino. Nel 1547 l’architetto Francesco La Cameola fece convergere le acque del torrente Camaro in una piccola fonte su cui poi venne costruita l’opera nel 1553. L’opera di Giovanni Angelo Montorsoli ha una forma piramidale ed è strutturata in tre vasche sovrapposte. Lo scultore fiorentino, allievo di Michelangelo, impiegò marmi provenienti da Carrara e si avvalse della manodopera di numerosi scultori locali. La base della Fontana di Orione ha pianta dodecagonale ed è decorata con le personificazioni di quattro fiumi: il Nilo, il Tevere, l‘Ebro (in omaggio agli Aragona) e il Camaro, un torrente cittadino. Al centro si alza un blocco, dove quattro tritoni inginocchiati sostengono una seconda vasca circolare variamente decorata. Dal centro di questa seconda vasca quattro Naiadi sostengono un terzo piatto circolare. Qui un gruppo di putti, a cavallo di delfini, reggono una sfera sulla quale culmina la statua di Orione con il suo cane Sirio. Il Senato messinese apprezzò così tanto quest’opera che decise di affidare a Giovanni Angelo Montorsoli anche la realizzazione di una seconda fontana: quella del Nettuno.
Il mito di Orione e la città di Messina
La scelta di dedicare la fontana ad un soggetto insolito come quello di Orione, fu suggerita a Montorsoli da Francesco Maurolico. Il matematico ed erudito messinese inoltre si occupò della composizione dei distici latini che si trovano sotto ogni raffigurazione dei quattro fiumi. Nella mitologia greca Orione era un gigante, figlio di Poseidone ed Euriale, figlia del re di Creta Minosse. In quella romana Orione è invece un gigante generato dall’urina di Giove, Nettuno e Mercurio. In alcune versioni del mito il gigante è strettamente legato alla città di Messina. Secondo Diodoro Siculo, Orione aiutò il re di Zancle, l’antico nome della città di Messina, a costruire il porto della città. Per Esiodo invece il gigante, per arginare le frequenti mareggiate che si abbattevano sulla costa di Messina, trasportò una grande quantità di terra davanti al porto della città. Il terrapieno che realizzò divenne Capo Peloro, la punta nord della Sicilia dove oggi si trova una delle spiagge più belle della città. Sempre secondo Esiodo in questo punto Orione avrebbe poi costruito un tempio dedicato a Nettuno.
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