Stanza di barca d’oro

Installazione Stanza di Barca d'Oro della Fiumara d'Arte
Cerca Hotel, B&B e Case vacanze

Stanza di barca d’oro è l’installazione ideata nel 1989 da Hidetoshi Nagasawa per il Parco Fiumara d’arte. Si tratta di una grande stanza scavata sotto terra, interamente rivestita di lastre d’acciaio e dove, al centro, si trova il profilo di una barca rovesciata. Nelle intenzioni dell’artista questa doveva essere un’opera concettuale e il suo ingresso doveva rimanere sigillato per 100 anni. È probabile tuttavia che venga riaperta e resa visitabile prima del tempo.

Stanza di barca d’oro: descrizione dell’opera

La Stanza di barca d’oro è una installazione realizzata nel 1989 dall’artista giapponese Hidetoshi Nagasawa per il Parco Fiumara d’Arte. È una stanza sotterranea, costruita in cemento armato lungo il letto del fiume Romei. Questo vano ipogeo si raggiunge percorrendo un corridoio lungo 35 metri interamente rivestito da lastre metalliche. Anche la stanza è interamente rivestita in lastre d’acciaio e, al suo centro, si trova la scultura della barca. È costruita con un tubo d’ottone attaccato al soffitto e ricoperto da lastre dorate. Dal pavimento parte una colonna di marmo rosso corallo che finisce al centro della barca e costituisce il suo albero maestro. L’accesso all’installazione di Nagasawa è attualmente chiuso e sigillato perché, secondo la volontà dell’artista giapponese, l’opera dovrebbe rimanere chiusa per 100 anni. Il fondatore della Fiumara d’Arte, Antonio Presti, sta valutando la possibilità di farla aprire prima del tempo.

Il significato di Stanza di barca d’oro

Hidetoshi Nagasawa ha concepito la Stanza di barca d’oro come opera concettuale, sigillata per 100 anni con una porta in modo che potesse vivere “solo attraverso l’energia mentale della memoria”. Secondo la filosofia orientale a cui aderisce l’artista, un’opera nascosta alla vista continua a esistere nel pensiero. Così può essere sentita persino in modo più intenso, fisicamente e non solo spiritualmente, per forza di volontà. Le lastre che ricoprono le pareti del tunnel e della stanza fanno sì che, all’interno, non ci siano più riferimenti spaziali. Non si percepisce più qual è l’alto o il basso o la destra e la sinistra. La barca, elemento spesso utilizzato nella produzione artistica di Nagasawa, è la protagonista di tutta l’installazione. Il suo ruolo è spiegato così dall’artista giapponese: «La barca galleggerà nel tempo come se si trovasse nello spazio… E come se l’opera non esistesse, però c’è. Nella scultura un oggetto che si vede può essere toccato, è il tema del sentire, del percepire con i sensi. Ora si deve sentire anche senza toccare.»

L’artista Hidetoshi Nagasawa

Hidetoshi Nagasawa nasce a Tonei nel 1940. Dopo la laurea in Architettura e design a Tokyo nel 1963, intraprende un lungo viaggio in bicicletta che lo porta a visitare diversi paesi asiatici, la Turchia, la Grecia e infine l’Italia. Arrivato a Milano nell’agosto del 1967 la sua bicicletta viene rubata e così decide di stabilirsi definitivamente in città. Qui conosce Enrico Castellani, Mario Nigro e Antonio Trotta, con i quali dà vita ad uno stretto sodalizio intellettuale e artistico. Dopo un primo periodo in cui la produzione artistica è legata al concettualismo, Nagasawa si dedica alla scultura realizzando opere che fondono insieme elementi mitici e religiosi, provenienti dalla sua cultura d’origine e da quella d’adozione. Negli anni Ottanta si manifesta l’interesse per lo spazio architettonico e la sospensione diventa il nucleo centrale delle sue ricerche con la concezione di opere “antigravitazionali”. Negli anni Novanta l’elemento principale, per la creazione dei suoi “luoghi”, è il giardino e diventano preponderanti i temi del recinto e del passaggio. Le sue opere sono presenti in molte collezioni pubbliche e private, italiane e internazionali e numerose sono anche le sue installazioni permanenti all’aperto.

Dove si trova e come raggiungere Stanza di barca d’oro

La Stanza di barca d’oro si trova nel territorio di Mistretta, all’interno del Parco dei Nebrodi. Per raggiungerlo basta percorrere la strada Statale 113 e prendere l’uscita per Santo Stefano di Camastra. Da qui la strada Statale 117 vi porterà a destinazione. Lungo il tragitto potrete anche decidere di fare una deviazione e vedere dal vivo una delle opere della Fiumara d’Arte più famose. Si tratta del Monumento per un poeta morto di Tano Festa, conosciuta anche come la “Finestra sul mare” e che si trova sulla spiaggia di Reitano. Attualmente non è possibile accedere all’interno dell’installazione perché la porta di accesso è sigillata. L’intenzione di Antonio Presti è, però, quella di riaprirla e rendere l’installazione parte di un percorso ambientale e culturale più ampio che comprenda anche le altre meraviglie del territorio come le Cascate di Mistretta.

Aggiungi ai preferiti

Lascia un commento