Il Circolo di Conversazione di Ragusa è uno di quei luoghi in Sicilia dove il tempo sembra essersi fermato. L’ambiente più particolare è sicuramente la sala degli Specchi, con arredi ottocenteschi e una preponderanza del colore rosso. Non a caso è stato scelto come set per alcuni episodi del Commissario Montalbano. La visita è possibile solo in occasione di eventi speciali o di visite guidate organizzate.
Cos’è il Circolo di Conversazione di Ragusa
Il Circolo di Conversazione di Ragusa era uno dei punti di ritrovo usato dai nobili per conversare e trascorrere il tempo lontano dalla gente comune. La sua costruzione risale al 1838 su iniziativa di 18 soci fondatori. All’interno dell’edificio si conserva ancora il documento originale con l’elenco dei nomi e il denaro versato. Tra questi c’erano esponenti delle famiglie più importanti e proprietari dei diversi palazzi nobiliari come: Palazzo Cosentini, Palazzo Arezzo, Palazzo Donnafugata, Palazzo Nicastro, Palazzo La Rocca, Palazzo Sortino Trono. L’edificio, conosciuto anche con il nome di “Caffè dei cavalieri” è utilizzato oggi per rappresentazioni teatrali, feste da ballo, concerti e manifestazioni con fini culturali o di beneficenza. Il Circolo di Conversazione è anche una delle location della serie tv Il Commissario Montalbano. Qui il dottor Pasquano è impegnato nelle sue partite a carte, prima di essere puntualmente disturbato.
Curiosità: Nel 1974 in una storica assemblea venne deciso di ammettere al “Circolo di Conversazione” anche le donne.
Architettura esterna del palazzo
Esternamente il Circolo di Conversazione di Ragusa si presenta in stile neoclassico. Sul prospetto, lungo circa dieci metri, si aprono tre aperture fiancheggiate da sei paraste con capitelli in stile dorico. Sopra ogni porta ci sono tre bassorilievi. In quello centrale ci sono rappresentate due donne alate che reggono una lampada mentre nei due laterali due sfingi alate con corpi di leone e facce di donna. Nella parte alta del prospetto si vede l’iscrizione “Circolo di Conversazione” e, ancora più sopra, un gruppo scultoreo. All’interno di uno scudo si vede un’aquila, simbolo di Ragusa e accanto due leoni con facce umane e festoni fioriti.
Gli ambienti interni del Circolo di Conversazione di Ragusa
L’interno del Circolo di Conversazione di Ragusa è composto da sette sale che mantengono ancora gli arredi originali dell’Ottocento. L’ambiente più importante è sicuramente il Salone degli Specchi così chiamato per la presenza di quattro grandi specchiere con cornici dorate. Il soffitto è interamente ricoperto da un affresco dedicato alle Allegorie delle arti e delle scienze realizzato nel 1901 dal pittore ragusano Tino del Campo. Nei quattro angoli ci sono quattro medaglioni dove sono raffigurati i busti di Dante Alighieri, Michelangelo Buonarroti, Galileo Galilei e Vincenzo Bellini. Le pareti della sala sono ricoperte da seta rossa e dello stesso colore sono anche le tende e i divani di damasco. Appeso al soffitto c’è invece uno splendido lampadario in rame che rappresenta una zucca con i suoi tralci.
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