Palazzo Cosentini è una delle dimore barocche più belle tra quelle presenti a Ragusa. I suoi balconi, variegati e ricchi di dettagli, sono i più caratteristici tra quelli in città. La dimora è uno dei monumenti di Ragusa che fa parte del sito seriale Unesco: Città tardo barocche del Val di Noto.
La storia di Palazzo Cosentini
Il Palazzo Cosentini di Ragusa è stato costruito alla fine del Settecento per volere del barone Raffaele Cosentini e del figlio Giuseppe. L’edificio si trova in un punto in cui confluivano due importanti vie di comunicazione della città antica. La prima è la Salita Commendatore, la scalinata che un tempo era l’unico collegamento tra la parte alta e la parte bassa di Ragusa. La seconda era la strada di San Rocco che, passando davanti alla chiesa omonima, si collegava poi alle strade di campagna che portavano a Comiso e Chiaramonte Gulfi. Per questo motivo, nei due angoli del prospetto principale, erano presenti le statue dei protettori dei viandanti. Una era dedicata a San Francesco di Paola ed è ancora visibile, l’altra invece, andata persa, rappresentava San Cristoforo o S. Rocco.
Architettura del palazzo
Palazzo Cosentini ha una pianta rettangolare irregolare e si sviluppa su tre diversi piani. I prospetti del palazzo presentano paraste che culminano con capitelli compositi, eleganti finestre ricche di decorazioni e fregi e splendidi balconi. Il grande portone d’ingresso, che si trova su Via Commendatore, è preceduto da quattro gradini ed è decorato da due alti pilastri inglobati nella parete, dalla quale sporgono leggermente. Sopra il portone si può ammirare il primo dei quattro balconi artistici di questa splendida dimora barocca. Anticamente il Palazzo era collegato tramite scale e vie interne alla vicina Chiesa di Santa Maria dell’Itria dove la famiglia Cosentini fece costruire la Cappella del Crocifisso.
I balconi di Palazzo Cosentini
L’elemento più caratteristico di Palazzo Cosentini è rappresentato sicuramente dai suoi balconi. Come in altre splendide dimore barocche della Sicilia Orientale, come Palazzo Bertini a Ragusa, Palazzo Nicolaci a Noto, Palazzo Beneventano a Scicli o Palazzo Napolino a Modica, anche qui sono presenti i tipici mascheroni grotteschi. Il balcone che si vede nella Salita Commendatore è conosciuto come “balcone della maldicenza”. Cinque mascheroni dalle sembianze umane tengono in bocca animali simbolici come la serpe e lo scorpione. Il loro orribile aspetto si contrappone a quello delle cinque figure femminili dall’aspetto gentile che li sovrastano. Arrivando su via Mazzini si vedono altri tre balconi. Nel primo, conosciuto anche come “balcone del cantastorie” è rappresentata al centro una figura con un rotolo in mano. Forse si tratta del copione che sta per recitare accompagnato dalle figure ai suoi lati che hanno vari strumenti musicali. Il secondo è il “balcone del benessere” infatti vi sono rappresentate figure femminili con simboli di abbondanza come la frutta e la cornucopia. L’ultimo è il cosiddetto “balcone del gentiluomo”. Si possono riconoscere un oste con una botte, un suonatore di zufolo e una figura femminile che offre le proprie grazie al nobile signore. Questo è rappresentato con un aspetto comune e potrebbe forse rappresentare un membro della famiglia Cosentini.
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