Area archeologica delle Case Romane

Chiesetta bizantina nell'area archeologica delle Case Romane sull'isola di Marettimo. Nello sfondo il mare

l’area archeologica delle Case Romane si trova in uno dei punto panoramici più belli di Marettimo. Il sito è composta dai resti di alcune costruzioni militari di epoca romana tardo imperiale e da una chiesa bizantina. La via più rapida per raggiungere il sito richiede, partendo dal porto, circa 35 minuti di camminata.

I resti di epoca romana

La prima costruzione realizzata in questa zona di Marettimo risale al I secolo a.C. ed era sicuramente di tipo militare, probabilmente un faro fatto costruire da Sesto Pompeo. Quest’ultimo era un ex militare romano datosi alla pirateria e in guerra con Ottaviano per il controllo della Sicilia. La posizione era strategica per Pompeo, che aveva ad Erice il suo quartiere generale, in quanto permette di vedere sia Levanzo che Favignana che le coste trapanesi. Nel V secolo circa quest’area fu nuovamente occupata ma questa volta per esigenze religiose, forse da monaci africani in fuga dalle persecuzioni vandale. Gli edifici furono modificati e riadattati per costruire una chiesa, perfettamente orientata a est, con tre navate suddivise da pilastri e un abside. Nel secolo successivo fu aggiunto nella zona meridionale dell’abside il battistero. Durante il medioevo la navata settentrionale fu distrutto per mettere in collegamento la chiesa normanna che nel frattempo era stata costruita e il complesso romano che invece era stato trasformato in cenobio.

Area Archeologica Case Romane: la Chiesa bizantina

Nel sito delle Case Romane si trova anche una piccola chiesa a croce greca contratta, di chiara matrice bizantina costruita tra la fine dell’XI e gli inizi del XII secolo. L’edificio fu voluto probabilmente da monaci basiliani di lingua greca ed ha uno stile tipicamente orientale. L’interno ha una sola navata con un’abside semicircolare e fu eretta su una precedente chiesa protobizantina.

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