Antico Caffè San Giorgio

Prospetto dell'Antico Caffè San Giorgio a Castelmola
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L’Antico Caffè San Giorgio è uno dei locali storici di Castelmola e si trova in Piazza Sant’Antonio, proprio all’inizio del borgo. Qui agli inizi del Novecento è stato inventato il prodotto tipico per eccellenza del paese: il vino alla mandorla. All’interno si trova anche una particolare raccolta di autografi di tutti i personaggi famosi che hanno fatto visita al locale.

La storia dell’Antico Caffè San Giorgio

L’Antico Caffè San Giorgio è uno dei locali storici di Castelmola e si trova in Piazza Sant’Antonio, proprio all’inizio del borgo. Fondato nel 1700 dai monaci, inizialmente come osteria, si è evoluto nel corso del Novecento grazie alle intuizioni del suo proprietario: Don Vincenzo Blandano. Agli inizi dell’Ottocento Taormina inizia a diventare una meta ambita da tantissimi turisti stranieri e Don Vincenzo decide di approfittarne. Aggiunge un’insegna fuori dal locale con scritto “Caffè San Giorgio”, in onore del santo protettore di Castelmola, mentre all’interno arreda lo spazio con gli oggetti più disparati, dalle ruote di carretto agli attrezzi agricoli. Sostituì i tavoli con delle botti mentre per le sedie usò gli scanni, chiamati anche fillizzu, tipici sgabelli siciliani realizzati utilizzando il fusto essiccato della ferula communis. Per finire Don Vincenzo fece stampare inviti da distribuire negli alberghi più importanti di Taormina, la cui crescente fama portò ad una maggiore notorietà di Castelmola e dell’Antico Caffè San Giorgio.

La nascita del vino alla mandorla o “Blandanino”

L’Antico Caffè San Giorgio è oggi famoso in tutto il mondo per il suo vino alla mandorla. Don Vincenzo Blandano amava infatti sperimentare provando a creare infusi di tipo diverso. Pare che il primo personaggio famoso ad arrivare all’Antico Caffè San Giorgio fu Wilhelm von Gloeden che a Taormina realizzerà una serie di scatti di nudo maschile, molto famosi. Il fotografo tedesco arrivò in questo locale sia per godere del suo splendido panorama ma anche per gustare una particolare amarena alle erbe preparata dal proprietario del Caffè. L’invenzione più famosa di Don Vincenzo Blandano resta però il vino alla mandorla o “Blandanino” come lo chiamò lui. Si tratta di un vino prodotto con uve Insolia e Catarratto, aromatizzato in infusione con mandorle amare, essenze agrumarie e aromi naturali. Negli scaffali del locale ci sono ancora alcune bottiglie numerate del vino originale.

Il libro dei centomila autografi dell’Antico Caffè San Giorgio

Oltre che per l’invenzione del vino alla mandorla l’Antico Caffè San Giorgio di Castelmola è famoso anche per il suo “Libro dei centomila autografi”. Si tratta di un’altra geniale intuizione di don Vincenzo Blandano. Questi iniziò a chiedere un autografo a tutti i personaggi famosi che si fermavano nel locale per sorseggiare il vino alla mandorla ed ammirare il paesaggio. E così nel corso degli anni sono stati riempiti libri e libri con la sigla di principi, banchieri, letterati e sognatori provenienti da tutto il mondo. Tra le tantissime firme presenti ci sono quelli di: Henry Royce, Henry Ford, Guglielmo Marconi, Winston Churchill, Franz Josef Strauß, John D. Rockfeller, Papa Wojtyla (allora cardinale), Giorgio V d’Inghilterra, Guy de Maupassant, De Amicis e John Steinbeck. Tra i frequentatori assidui del locale c’era anche Roger Peyrefitte che qui, negli anni Cinquanta, ha scritto diciassette dei suoi romanzi. Lo scrittore francese amava scrivere nella terrazza del bar e racconta proprio dei “centomila autografi” nel suo libro Dal Vesuvio all’Etna.

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