Cala Rossa (Favignana)

Panorama di Cala Rossa a Favignana, con le barche all'orizzonte e le cave di calcarenite

Tra le spiagge più belle di Favignana c’è sicuramente Cala Rossa. A renderla straordinaria, oltre ovviamente al mare azzurro e la vista di Levanzo all’orizzonte, è il magnifico panorama delle cave di calcarenite in cui è immersa. La spiaggia infatti è una baia ad anfiteatro che si apre nella zona in cui in passato vi era una delle cave di Favignana. Il lavoro di estrazione nel corso degli anni ha creato delle vere e proprie cattedrali di roccia.

Spiaggia di Cala Rossa: come arrivare

La spiaggia di Cala Rossa si trova a circa 4 chilometri dal centro città, nella parte nord est dell’isola. La strada per raggiungerla è per la maggior parte asfaltata, tranne gli ultimi 700 metri che sono, invece, una strada sterrata. Si arriva così in una zona dove è possibile parcheggiare auto, motorini e bici, per poi procedere necessariamente a piedi per 10 minuti. La discesa a mare non è facilissima e sono quindi consigliate scarpe adatte. La spiaggia è fatta di grandi sassi piatti dove è possibile distendersi, meglio se con un materassino gonfiabile. Non è attrezzata e non ci sono bar o ristoranti nelle vicinanze. Se decidi di trascorrere tutta la giornata a Cala Rossa dovrai portare con voi il pranzo a sacco.

Spiaggia di Cala Rossa: le origini del nome

Secondo la leggenda, l’origine del nome “Cala Rossa” risale alle battaglie delle Egadi, quando il colore delle acque si tinse di rosso per il sangue dei caduti. Le acque tra l’isola di Favignana e Levanzo, infatti, hanno fatto da scenario al momento conclusivo della prima guerra punica. Qui il 10 marzo del 241 a. C, ci fu lo scontro decisivo tra Romani e Cartaginesi. In realtà, grazie ai recenti ritrovamenti di ancore, rostri e anfore nei fondali, sappiamo che lo scontro finale della battaglia è avvenuto di fronte a Capo Grosso, a Levanzo. Alcuni di questi reperti, tra cui alcuni rostri romani, anfore ed altri oggetti sono esposti nell’ex stabilimento dei Florio. Secondo alcuni studiosi, invece, il nome dipende dal tipico colore rosso ruggine delle rocce di calcarenite che circondano la baia. In occasione di forti piogge, infatti, i residui di questo materiale scivolano in mare colorando così l’acqua di rosso

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