L'ingresso dell'Orecchio di Dionisio a Siracusa
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L’Orecchio di Dionisio, o Orecchio di Dionigi, è uno dei monumenti più famosi di Siracusa e di tutta la Sicilia. È una delle grotte artificiali che fanno parte della Latomia del Paradiso, antica cava di pietra usata per costruire i monumenti della città durante il periodo greco. La sua fama è legata alle sue incredibili capacità di risonanza acustica e al tiranno greco del V secolo a.C. Secondo la leggenda, l’Orecchio di Dionisio era utilizzato da Dionigi I per imprigionare i suoi nemici e ascoltare i loro discorsi da una piccola stanza nascosta nella parte alta della grotta.

Cos’è l’Orecchio di Dionisio

L'interno dell'orecchio di Dionisio a Siracusa

L’Orecchio di Dionisio o Orecchio di Dionigi è una delle grotte artificiali della Latomia del Paradiso, all’interno del Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa. Le latomie erano le antiche cave da cui venivano estratti i materiali per la costruzione degli edifici della città greca. La cavità è alta 23 metri, ha  una larghezza che raggiunge gli 11 e una profondità di oltre 60 metri. La sua particolare forma a “S” le conferisce una capacità acustica molto particolare. Ogni suono, anche il più debole, viene fortemente amplificato fino a 16 volte ed è riconoscibile in qualunque punto della grotta. La sua forma e le sue caratteristiche ha da sempre stuzzicato la fantasia di scrittori e studiosi.

La leggenda dell’Orecchio di Dionisio e l’origine del nome

Secondo la leggenda, l’Orecchio di Dionisio era utilizzato da Dionigi I per imprigionare i suoi nemici e ascoltare i loro discorsi da una piccola stanza nascosta nella parte alta della grotta.

Chi era Dionigi I di Siracusa

Il volto di Dionigi I di Siracusa a sinistra e a destra un quadro sull'episodio della spada di Damocle

Dionisio I, detto il Vecchio, è stato un tiranno di Siracusa che ha governato la polis nel IV secolo a.C. per circa 40 anni. Dalle fonti storiche emerge una descrizione molto ambigua del tiranno. Se infatti da un lato è descritto come uomo di grande cultura e mecenate, che ha ospitato in città personalità come Platone, Filosseno e Aristippo di Cirene, dall’altro emerge anche un lato crudele e malvagio del tiranno. Cicerone, nella sua opera Tusculanae disputationes, riporta molti aneddoti sulla vita di Dionigi I. Quello più importante è ricordato sia da Diodoro Siculo che da Eliano. Dionigi avrebbe fatto rinchiudere «nella grotta più bella delle Latomie» il poeta Filosseno per non aver apprezzato le sue composizioni poetiche. Ovviamente non è detto che si tratti proprio dell’Orecchio di Dionisio. Il riferimento potrebbe essere infatti ad altre grotte artificiali già esistenti, come la Grotta dei Cordari o quella del Salnitro.

L’uso della grotta come prigione

Esistono comunque diverse fonti storiche che confermano come le Latomie di Siracusa fossero usate come prigione, anche prima della salita al governo di Dionigi I. Tucidide, nella sua opera Guerra del Peloponneso, racconta che durante la spedizione ateniese in Sicilia, avvenuta tra il 415 e il 413 a.C, 7.000 soldati furono fatti prigionieri e rinchiusi nelle latomie. Diversi secoli dopo, Cicerone nell’opera Verrine, descrive le latomie così:

«Tutti voi avete sentito parlare, e la maggior parte conosce direttamente, le Latomie di Siracusa. Opera grandiosa, magnifica, dei re e dei tiranni, scavata interamente nella roccia ad opera di molti operai, fino a una straordinaria profondità. Non esiste né si può immaginare nulla di così chiuso da ogni parte e sicuro contro ogni tentativo di evasione: se si richiede un luogo pubblico di carcerazione, si ordina di condurre i prigionieri in queste Latomie anche dalle altre città della Sicilia».

Cicerone, Verrine, II 5, 68

L’Orecchio di Dionisio e Caravaggio

Se questo piccolo gioiello di Siracusa è conosciuto oggi in tutto il mondo con il nome di Orecchio di Dionisio, il merito è di Caravaggio. Nel 1508 il pittore è in fuga da una condanna a morte emessa a Roma. Approda prima a Messina e poi a Siracusa dove dipingerà il Seppellimento di Santa Lucia per la Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro. Durante una visita alle latomie, in compagnia dell’architetto Michele Mirabella, Caravaggio notò subito la somiglianza della grotta con un orecchio e la collegò all’episodio del poeta Filosseno. Fino a quel momento ci si riferiva alla cavità come “Crypta loquens”, cioè “grotta che parla” o anche “grotta della favella”.

Visitare l’Orecchio di Dionisio: dove si trova, orari e prezzi

Panorama della latomia del paradiso dove si trova l'Orecchio di Dionisio

L’Orecchio di Dionisio si trova all’interno del Parco Archeologico della Neapolis di Siracusa. Fa parte della cosiddetta Latomia del Paradiso, un’antica cava di pietra da cui sono stati estratti i blocchi di tufo per costruire la città greca. Per poter visitare la grotta è quindi necessario acquistare il biglietto di accesso all’intera area archeologica. Il costo del biglietto intero è 13 euro e permette di visitare tutti gli altri monumenti straordinari come, ad esempio,  il Teatro Greco, l’Anfiteatro Romano e la Necropoli Grotticelle. Gli orari di accesso sono molto variabili a seconda del periodo dell’anno. Si consiglia quindi di visitare il sito ufficiale del parco.

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