Chiesa di Sant’Agostino

Storia

La chiesa di Sant’Agostino, una delle più antiche di Trapani, fu costruita nel 1101 come cappella dei Cavalieri templari e dedicata inizialmente a San Giovanni Battista.
In seguito allo scioglimento dell’ordine la Chiesa passò sotto la conduzione dei religiosi dell’Ordine di Sant’Agostino che la ristrutturarono secondo i canoni del gotico siciliano ed ampliarono facendo costruire un convento.

Nel 1827 la chiesa divenne sede della scuola Lancastriana mentre nel 1900 la chiesa venne chiusa al culto e il convento demolito per ingrandire la vicina piazza Scarlatti. La struttura fu anche usata dal Senato cittadino come luogo di cerimonie ufficiali.
I bombardamenti del 1943 distrussero l’abside ed una parte della navata, in seguito ricostruite. Della parte interna rimangono parti della copertura in legno rivestita da tavolette dipinte che raffigurano immagini grottesche e allegoriche, custodite al Museo Pepoli e al Museo Abatellis di Palermo.

Oggi la chiesa è la sede del museo diocesano.

L’architettura della Chiesa di Sant’Agostino

Dell’assetto originario resta il prospetto principale, con una facciata a capanna, un ampio rosone e un’abside poligonale. All’interno è conservata una Madonna col Bambino di Antonello Gagini.
L’elemento architettonico sicuramente più interessante è il rosone, costruito da meastranze locale con pietra proveniente dalle antiche cave di Pietretagliate. Gli archetti intrecciati che lo compongono creano un dinamico movimento che si dispiega lungo la raggiera di esili colonnine che conducono lo sguardo all’Agnello.
Il rosone, come nel caso del Duomo di Erice, è dominato dai simboli delle tre principali religioni monoteiste: le rosette traforate e arabeggianti tipicamente musulmane, le due ebraiche stelle di David e l’Agnus Dei centrale, simbolo del Cristianesimo.

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