La Cattedrale di Catania fu consacrata nel 1094 e ideata come chiesa fortificata, di cui restano traccia delle merlature e delle feritoie nell’abside, la Cattedrale, dedicata a Sant’Agata e sacrario di re, santi e illustri personaggi della città, fu eretta per volere del Gran Conte Ruggero sui resti delle romane Terme Achilliane. Più volte distrutta, nel 1169 e nel 1693, la costruzione attuale si riferisce agli interventi avviati a partire dal 1709 dall’architetto Girolamo Palazzotto che ne mantenne l’originaria struttura a tre navate. La facciata venne completata da Giovan Battista Vaccarini al quale era stato affidato l’incarico nel 1758. Questi creò un imponente e scenografica fronte barocca articolata su tre ordini architettonici. Ottocentesca la balaustra marmorea con statue di santi e vasi che cinge, che cinge l’edificio su due lati. Al suo interno, dove si custodiscono le spoglie di Vincenzo Bellini, dei re aragonesi Federico II, Ludovico I, Federico III e della moglia Costanza, sono visibili numerose opere d’arte come il Martirio di Sant’Agata, dipinto manierista di Filippo Paladini e un grande affresco attribuito a Giacinto Platania che mostra a volo d’uccello la città, l’Etna e il suo territorio nel 1669, prima della distruzione del terremoto. Nel presbiterio gli stalli cinquecenteschi del coro sono opera di Scipione di Guido. Fulcro dell’edificio è la cappella di Sant’Agata nella quale sono conservate preziose opere d’arte come il busto-reliquario della Santa opera eseguita a Limoges fra il 1373 e il 1376 dal senese Giovanni Di Bartolo e il monumento funebre del viceré Acuña, cinquecentesca opera scultorea di Antonello Freri. La piazza antistante al Duomo, al centro della quale è collocata la Fontana dell’Elefante, si presenta oggi nella trasformazione successiva al terremoto del 1693 in luogo dell’originaria platea magna medievale stretta fra l’antica Cattedrale e il Palazzo del Senato.
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