Chiesa di San Nicolò (Savoca)

La Chiesa di San Nicolò o Chiesa di Santa Lucia a Savoca

La Chiesa di San Nicolò di Savoca è una delle chiese più belle del borgo. Al suo interno è custodita la preziosa statua di Santa Lucia che ogni anno, la seconda domenica di agosto, è portata in processione per le vie di Savoca. La chiesa è diventata famosa in tutto il  mondo quando nel 1970 il regista Francis Ford Coppola decise di girare qui la scena del matrimonio tra Michael Corleone e Apollonia nel primo film de Il Padrino.

La storia della Chiesa di San Nicolò di Savoca

La costruzione della Chiesa di San Nicolò a Savoca risale al XIII secolo. Il suo aspetto attuale però è del  Settecento perché, nel corso dei secoli, l’edificio ha subito diversi interventi di restauro. I due più importanti risalgono: il primo alla fine del XV secolo e il secondo ai primi anni del XVIII secolo. La chiesa ha sempre svolto una funzione sociale molto importante per gli abitanti di Savoca. A partire dal Medioevo, infatti, e fino al XIX secolo gli abitanti del borgo appartenenti ai ceti popolari sono stati sepolti al suo interno. Nella piazzetta che circonda la chiesa sono presenti ancora diverse cripte, anche se non sono più visibili, che contengono i resti degli abitanti di Savoca deceduti tra il XIV ed il XIX secolo.

Curiosità: la chiesa di San Nicolò ha fatto da ambientazione per la scena del matrimonio tra Michael Corleone e Apollonia nel film Il Padrino Parte Prima. Si tratta di uno due luoghi del Padrino a Savoca, l’altro è il Bar Vitelli.

Chiesa di San Nicolò o Chiesa di Santa Lucia?

La chiesa di San Nicolò di Savoca è impropriamente chiamata anche Chiesa di Santa Lucia. Questo perché nel borgo esisteva effettivamente una chiesa dedicata alla martire di Siracusa e si trovava nel luogo dove oggi sorge il Municipio. Nel 1880 questa chiesa crollò e molte opere d’arte e reperti, che si trovavano al suo interno, furono trasferiti nella Chiesa di San Nicolò. Tra questi c’erano anche una statua della Santa in marmo a mezzo busto del XV secolo e quella in argento che oggi viene portata in processione in occasione dei festeggiamenti per Santa Lucia. Da quel momento gli abitanti di Savoca hanno iniziato ad identificare l’edificio come Chiesa di Santa Lucia anche se ciò non è corretto.

La costruzione della chiesa e la leggenda del sonnambulo

La costruzione della Chiesa di San Nicolò è legata ad una leggenda molto particolare che si tramanda ancora oggi. Sembra infatti che i lavori di costruzione di questa chiesa iniziarono contemporaneamente a quelli dell’attuale Chiesa Madre. A seguire i lavori erano i fratelli Trimarchi che iniziarono da subito ad essere in competizione. Questo perché era stato loro promesso che la chiesa, ultimata per prima, sarebbe diventata la Cattedrale di Savoca. Sembra che il fratello che seguiva la costruzione della Chiesa di San Nicolò fosse sonnambulo. Di notte, senza accorgersene, tornava nel cantiere a lavorare con il risultato che lo stato di avanzamento del suo lavoro era sempre il migliore. Un giorno però la moglie, non trovandolo a letto, decise di seguirlo fino al cantiere. Qui però, senza volerlo, lo svegliò e lui perse l’equilibrio e morì. I lavori di costruzione della Chiesa di San Nicolò rimasero fermi a lungo così quando i lavori dell’altra chiesa finirono, diventò ufficialmente la Cattedrale. Il fratello sopravvissuto si occupò anche di ultimare i lavori della Chiesa di San Nicolò.

Architettura opere d’arte della Chiesa di San Nicolò

Quando la Chiesa di San Nicolò fu costruita nel Quattrocento lo stile prevalente era quello siculo-normanno. I diversi interventi di restauro che si sono succeduti nel tempo hanno però stravolto lo stile iniziale. L’interno della chiesa è suddiviso in tre navate da due file di colonne quadrangolari di granito che formano delle arcate a tutto sesto. Sono presenti numerose opere d’arte all’interno, alcune delle quali provenienti da altri luoghi di culto di Savoca, come ad esempio l’ex Chiesa dell’Immacolata oggi trasformata in Centro Filarmonico. Tra le opere più preziose ci sono un dipinto del Trecento che raffigura San Michele Arcangelo e una statua dell’Immacolata in legno che risale al Seicento. Le navate laterali presentano vari altari in marmo realizzati in stile barocco. Nella Chiesa di San Nicolò è custodita anche la statua in argento di Santa Lucia che viene venerata ogni anno in occasione della festa dedicata alla santa. 

La Festa di Santa Lucia di Savoca

Ogni anno a Savoca, la seconda domenica d’agosto, si celebrano i festeggiamenti in onore di Santa Lucia. La giornata si articola in due momenti fondamentali. Il primo è la processione per le vie del borgo della statua della Santa custodita all’interno della Chiesa di San Nicolò. Il secondo momento è invece la rievocazione del martirio di Lucia. Secondo la tradizione infatti la donna siracusana fu legata al giogo di due buoi trainati dai soldati romani e che, con l’aiuto dei Giudei, avrebbero dovuto trascinarla in un postribolo per essere violentata ma non ci riescono. In occasione della festa, una giovane ragazza di Savoca interpreta il ruolo di Lucia. Vestita di bianco, è portata sulle spalle di un uomo per le vie del paese. Per tutto il tempo della rappresentazione il diavolo (U diavulazzu) tenta la ragazza. Questo è interpretato da un uomo con la maschera, vestito di rosso e con addosso dei campanacci legati ai fianchi. In mano porta un bastone di legno (u croccu) che muove convulsamente per tentare la giovane. 

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