La Chiesa di San Lorenzo di Agrigento, conosciuta anche come Chiesa delle anime del Purgatorio, è uno dei rari esempi di “barochetto siciliano”. All’interno, come nel caso della Chiesa di Santo Spirito, è possibile ammirare le splendide decorazioni in stucco realizzate dalla famiglia Serpotta. Proprio di fronte la chiesa si trova invece l’accesso al cosiddetto Ipogeo del Purgatorio. Si tratta di una rete di gallerie costruite in epoca ellenistica e utilizzate per trasportare l’acqua verso valle. La sua scoperta avvenne per caso quando, a causa delle continue infiltrazioni d’acqua, si decise di abbassare il livello della piazza.
L’esterno della Chiesa di San Lorenzo di Agrigento
La costruzione della Chiesa di San Lorenzo di Agrigento risale alla seconda metà del Seicento per volere della ricca borghesia che abitava nel quartiere. L’esterno si presenta con una facciata ricca di decorazioni con due ordini di paraste. Il portale d’ingresso è formato da due colonne tortili accostate a pilastri con ai lati le due statue della Fede e della Carità. La struttura di questo primo ordine viene ripresa anche nel secondo dove la forma del portale d’ingresso è richiamata da una finestra artistica. Ai suoi lati ci sono invece due statue di santi. Una torre campanaria alla sinistra della facciata completa il prospetto e contribuisce a slanciarlo ulteriormente. Di fronte l’ingresso della Chiesa di San Lorenzo si trova un portale con due colonne sormontate da un leone bianco dormiente. È l’accesso al cosiddetto Ipogeo del Purgatorio, una rete di gallerie e cunicoli sotterranei costruiti in epoca ellenistica per la raccolta dell’acqua.
L’interno della Chiesa del Purgatorio e le sue opere
L’interno della Chiesa del Purgatorio di Agrigento è a navata unica con quattro cappelle laterali. Le decorazioni a stucchi che ricoprono le pareti sono di scuola serpottiana. Lungo il perimetro interno si trovano otto statue realizzate da Giuseppe e Giacomo Serpotta che rappresentano le Virtù morali. Sulla volta sono presenti altri stucchi che raffigurano le anime del purgatorio. Una finta cupola, decorata con un immenso e vorticoso affresco del pittore agrigentino Michele Narbone, completa la volta. Nella Chiesa di San Lorenzo sono presenti anche due confessionali del Seicento, resi un po’ macabri dalla presenza di alcuni teschi e una statua marmorea della Madonna della Melagrana, attribuita alla scuola del Gagini. Da ammirare anche la Cappella del Crocifisso, rivestita d’oro zecchino e opera dello scultore Pietro Carletto. La chiesa oggi non è più adibita al culto ma luogo per organizzare conferenze, mostre, incontri ed eventi culturali.
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