Necropoli paleocristiana della Valle dei Templi

Il settore sub divo della Necropoli Paleocristiana nella Valle dei Templi di Agrigento
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La Necropoli paleocristiana della Valle dei Templi di Agrigento è un’area che si trova tra il Tempio della Concordia e quello di Eracle, in cui sono presenti le tracce di numerose sepolture. Il primo nucleo, nato probabilmente come estensione del cimitero romano di Giambertoni, è formato da sepolture a cielo aperto. Successivamente la catacomba si espanse, anche sfruttando vecchie cisterne dell’acqua di età greca. Si aggiunsero così anche nuove forme di sepoltura come gli arcosoli, sarcofagi e catacombe sotterranee.

Le tombe sub divo

In tutta l’area circostante il Tempio della Concordia si trova una vasta necropoli sub divo, cioè a cielo aperto. Nata probabilmente come estensione della necropoli romana cosiddetta di Giambertoni, conta oltre 130 tombe. Queste sono di tipo a formae, cioè a cassa trapezoidale e scavate nella roccia. Il settore sub divo della Necropoli Paleocristiana si estende nell’area compresa tra il Tempio della Concordia e il Tempio di Eracle e verso nord fino ad arrivare al corridoio di ingresso della Catacomba Fragapane.

La Grotta Fragapane

La Grotta Fragapane è la catacomba più grande presente ad Agrigento, scoperta durante alcuni scavi condotti nell’Ottocento. L’origine di questa catacomba risale al V secolo a.C. in seguito al riadattamento di alcune cisterne di epoca greca. Il cimitero è attraversato da una galleria lunga 25 metri e presenta alle estremità due accessi. Questi hanno ancora la soglia e gli stipiti e collegano la Grotta Fragapane a nord con la necropoli paleocristiana sub-divo e a sud con il cimitero romano Giambertoni. Ai lati della galleria si aprono stretti corridoi che portano ai cubicoli, cioè a delle camerette funerarie. Sulle pareti si aprono invece degli arcosoli scavati nella roccia a diversa altezza e profondità. Anche il pavimento della galleria è stato sfruttato per le sepolture dove sono presenti tombe a formae. Nella parte settentrionale della Grotta Fragapane sono ancora visibili tracce dell’originaria decorazione parietale. Si riconoscono alcuni motivi a festone e floreali raffiguranti rose rosse e foglie verdi.

La via dei Sepolcri di Agrigento

Con il termine “Via dei Sepolcri di Agrigento” si intende un percorso che attraversa la necropoli in senso est-ovest, dove sono presenti alcune sepolture. Si tratta di un vecchio canale di adduzione dell’acqua di età greca che, una volta dismesso, divenne un asse viario. Le tombe che si trovano qui sono sia sarcofagi litici che tombe a formae, cioè a casse trapezoidali scavate nella roccia. Tra l’XI e il XII secolo, il settore occidentale di quest’area fu occupato dalla bottega di un ceramista. Sono ancora visibili i resti delle fornaci e le tombe trasformate in vasche di decantazione dell’argilla.

Ipogei funerari del giardino di Villa Aurea

Alcuni ipogei funerari sono scavati anche nell’area più a sud della Via dei Sepolcri, più vicino al ciglio roccioso della collina. Due di questi si trovano nel giardino di Villa Aurea. Il primo è il cosiddetto Ipogeo D, costruito riutilizzando una cisterna greca di pianta quadrata. Ha una via di accesso direttamente dalla Vie dei Sepolcri tramite sei gradini intagliati nella roccia. Probabilmente questo era un ipogeo ad uso familiare. Nell’ingresso infatti è visibile un vestibolo con un arcosolio bisomo cioè con due sepolture. Il secondo ipogeo del giardino di Villa Aurea è denominato Ipogeo B e risale al V secolo d.C. Anche questo è stato ricavato utilizzando due vecchie cisterne greche. Percorrendo una rampa di sedici gradini si arriva all’area dei sepolcri, collegata con la cisterna da un corridoio. All’interno ci sono sarcofagi scolpiti nella roccia, tombe a formae e anche alcuni arcosoli.

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