Tempio di Hera Lacinia

Il Tempio di Giunone o Tempio di Hera Lacinia nella Valle dei Templi di Agrigento
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Il Tempio di Giunone di Agrigento, conosciuto anche con il nome di Tempio di Hera Lacinia, è quello che apre la visita alla Valle dei Templi. Costruito intorno al V secolo a.C. in stile dorico, è di tipo periptero ed esastilo. A differenza di quanto si crede non sappiamo a quale divinità fosse dedicato. Il nome di Tempio di Hera Lacinia è infatti il frutto di una interpretazione sbagliata di un testo dello scrittore romano Plinio Il Vecchio.

Il Tempio di Hera di Agrigento: le origini del nome

È conosciuto da tutti come Tempio di Hera Lacinia ma in realtà non sappiamo a chi fosse realmente dedicato questo tempio. Come per la maggior parte dei templi presenti nell’area archeologica, non è possibile stabilire quale fosse la divinità oggetto del culto. Spesso l’attribuzione è molto successiva o addirittura frutto di interpretazioni storiche sbagliate, come in questo caso. Nella mitologia greca Hera era la moglie di Zeus nonché la divinità della famiglia e del matrimonio. Nella mitologia romana era invece conosciuta con il nome di Giunone. L’attribuzione di questo tempio a Hera Lacinia è frutto di una interpretazione sbagliata di un passo di Plinio il Vecchio. Lo scrittore romano infatti si riferiva al Tempio di Hera Lacinia che si trova ancora oggi a Crotone nel sito chiamato proprio Capo Lacinio.

Architettura del Tempio di Hera Lacinia (o Tempio di Giunone)

Il Tempio di Giunone di Agrigento fu costruito, in stile dorico, nel V secolo a.C. utilizzando un calcare locale. Il tempio era periptero, cioè con un colonnato lungo tutto il perimetro, ed esastilo cioè con sei colonne nel lato corto. L’edificio sorge su un basamento formato da quattro gradoni e aveva 6×13 colonne complessive alte 6,36 metri. All’interno erano presenti: un atrio di ingresso (pronao), la cella (naos), cioè la stanza dove era presente la statua della divinità e un vano posteriore (opistodomo). Tra il pronao e la cella si apre una porta fiancheggiata da due piloni con le scale di servizio che portavano sul tetto. Davanti la facciata orientale del tempio, si trovano i resti di un altare monumentale con dieci gradini dove probabilmente venivano fatti i sacrifici. Il Tempio di Giunone è stato oggetto di vari interventi di restauro nel corso dei secoli. Durante il XVIII secolo, con un intervento di anastilosi, sono state risollevate le colonne del lato nord. 

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