Gole dell’Alcantara

Gole dell'Alcantara

Il fiume Alcantara anticamente era chiamato Akesines e Onobala. Il nome attuale deriva dall’arabo Cantara poiché attraversato con un ponte in pietra presso Calatabiano. Nasce nei Nebrodi, separa il massiccio etneo della catena settentrionale e sfocia poco a sud di Schisò. Pur avendo un breve corso (48 km) e un piccolo bacino (573 chilometri quadrati) le sue acque possiedono le maggiori riserve idriche dell’isola, ricevendo apporti dai Peloritani, dai Nebrodi e dall’Etna. Incide profondamente le lave etnee formando una fossa strettissima, dalle pareti verticali, alte più di di 40 metri che costituiscono le famose “Gole dell’Alcantara”. Il luogo, con le caratteristiche pareti di colore nero e con prismi basaltici, simili a quelli delle gole del Reno e della grotta di Fingal, è meta turistica tra le più conosciute dell’isola. 

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