Sacrario di Cristo Re

Il Sacrario di Cristo Re di Messina è un sepolcro monumentale costruito nel 1937 per ospitare le spoglie dei caduti nelle due guerre mondiali. L’architettura, in stile barocco, si ispira alla Basilica di Superga, ideata dall’architetto messinese Filippo Juvarra. Dal punto in cui si trova il Sacrario si può godere uno dei migliori panorami dello Stretto di Messina.

Storia e architettura del Sacrario di Cristo Re

Il Sacrario di Cristo Re di Messina fu progettato da Giovan Battista Milani e inaugurato nel 1937. Occupa un’area di 600 metri quadrati in una zona della città dove un tempo sorgeva il castello di Rocca Guelfonia chiamato anche di Matagrifone.

Curiosità: Il castello Rocca Guelfonia o Matagrifone nel 1191 ospitò Riccardo “Cuor di leone” con i suoi uomini, diretti in Terra Santa durante la terza Crociata.

L’esterno del Sacrario di Cristo Re

Il tempio, in stile barocco, ha pianta centrica ed è sormontato da una cupola segnata da otto costoloni. Alla loro base ci sono altrettante statue in bronzo, modellate dallo scultore romano Teofilo Raggio e che raffigurano le virtù cardinali e teologali. Sulla cupola è collocata una lanterna alta sei metri ed una sfera di un metro sulla quale si erge una croce. Il frontale d’ingresso è ornato da due figure che rappresentano l’Italia e Messina mentre sulla scalinata d’ingresso si trova una statua di Cristo Re, realizzata dallo scultore Tore Edmondo Calabrò. Lo scultore siciliano è anche l’autore della statua della Madonna della Lettera che si trova nel porto di Messina, al centro del Forte San Salvatore. Accanto alla Chiesa si erge quello che rimane della torre ottagonale dell’antico castello dove, nel 1935, fu collocata una campana di 130 quintali. Si tratta di una delle campane più grandi d’Italia, realizzata fondendo il bronzo dei cannoni sottratti ai nemici durante la Prima Guerra Mondiale.

L’interno del Sacrario di Cristo Re

All’interno del Sacrario si trova un monumento al Milite Ignoto realizzato da Antonio Bonfiglio. Sulle pareti invece vengono custoditi i resti di 110 caduti della Prima Guerra Mondiale e di 1.288 caduti della seconda guerra mondiale, di cui 161 rimasti ignoti. La maggior parte delle vittime persero la vita nel 1943 durante i combattimenti per difendere la Sicilia. Un’altra lapide ricorda invece i 21 marinai caduti nella battaglia navale di Punta Stilo il 9 luglio 1940.

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