La Chiesa del Purgatorio di Cefalù, conosciuta anche come Chiesa di Santo Stefano, è uno dei pochi esempi di barocco rimasti nel piccolo borgo. Costruita nel 1668 era la sede della Confraternita dei Neri. L’ingresso all’edificio è preceduta da una doppia scalinata, costruita dopo che nel 1868 il piano della chiesa venne fatto ribassare. L’interno della chiesa è suddiviso in tre navate da due fila di colonne monolitiche. Sull’altare in fondo alla navata centrale si trova il grande dipinto del 1813 che raffigura Cristo che impartisce l’eucaristia alle anime in pena. Alla destra dell’ingresso si trova il sarcofago di marmo che accoglie i resti del barone Enrico Piraino di Mandralisca, il nobile che alla sua morte donò al comune di Cefalù le sue preziosi collezioni esposte nel museo a lui dedicato.
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