I luoghi del Commissario Montalbano

Una scena della serie il Commissario Montalbano

Quali sono i luoghi di Montalbano in Sicilia? Dove si trova la Casa di Montalbano? E la mànnara? Se vi state facendo una di queste domande allora siete tra i milioni di fan in tutto il mondo che non si sono persi una puntata del Commissario Montalbano. Per aiutarvi a creare il vostro itinerario alla scoperta dei luoghi di Montalbano in Sicilia, abbiamo scritto la guida più completa che ci possa essere. Le location sono sparse tra diverse città della Sicilia, anche se concentrate nella zona sud dell’isola tra Scicli, Punta Secca, Ragusa Ibla e Modica.

I luoghi del Commissario Montalbano a Ragusa

Piazza Duomo di Ragusa

La piazza Duomo di Ragusa

Iniziamo il tour dei luoghi del Commissario Montalbano in Sicilia da quello che negli episodi è la piazza principale di Vigata. Per girare le scene è stata utilizzato uno degli scorci più famosi di Ragusa Ibla: piazza Duomo. Si trova nel cuore di Ibla, la parte più antica di Ragusa, ed è dominata dalla facciata dell’imponente Chiesa di San Giorgio. È uno dei monumenti protetti dall’Unesco a Ragusa ed è anche una delle due cattedrali ufficiali presenti a Ragusa (l’altra è la Chiesa di San Giovanni Battista). A pochi minuti di distanza a piedi c’è il ristorante “Duomo” dello chef Ciccio Sultano. Si tratta di uno dei due ristoranti, presenti in Sicilia, ad avere ottenuto il riconoscimento delle due stelle Michelin.

Circolo di Conversazione

Prospetto del circolo di Conversazione di Ragusa

Sempre in Piazza Duomo a Ragusa si trova un’altra delle location del Commissario Montalbano. È “Il Circolo di Conversazione” o “Caffè dei cavalieri”, uno splendido edificio del 1850 costruito in stile neoclassico. Nel corso delle varie stagioni, questa location è stata utilizzata varie volte come set. La prima volta compare nell’episodio Il cane di terracotta, quando il Commissario Montalbano va a disturbare il dottor Pasquano durante una partita a carte. Gli interni di questa fantastica location sono stati utilizzati anche nell’episodio L’odore della notte per ricreare la sede dell’agenzia finanziaria “Re Mida”. Il Circolo di Conversazione di Ragusa compare anche nell’episodio La luna di carta.

Chiesa di Santa Maria delle Scale

La chiesa di Santa Maria le Scale a Ragusa di sera

La Chiesa di Santa Maria delle Scale è uno dei luoghi simboli di Ragusa nonché uno dei punti migliori per apprezzare il panorama della città. I 320 scalini, che partono da questa chiesa e collegano la città nuova con Ragusa Ibla, sono comparsi molto spesso negli episodi del Commissario Montalbano. Qui, ad esempio, avviene uno scippo ad un’anziana signora nel Gatto e cardellino. Altri scorci di questa location si vedono anche in Una faccenda delicata e ne Il metodo Catalanotti.

La trattoria Da Calogero (Ristorante “A Rusticana” di Ragusa)

Una delle più grandi passioni del Commissario Montalbano è la buona cucina, rigorosamente di pesce. Se per la cena è Adelina a far trovare sempre un pasto pronto, l’appuntamento fisso di pranzo è nella trattoria di Calogero. Nei primi episodi la location scelta, per girare le scene negli interni, è il ristorante “A Rusticana” a Ragusa Ibla. Successivamente l’ambientazione si è spostata in un locale vista mare, la versione estiva della trattoria “Da Calogero”. Si tratta del ristorante “Enzo a mare” che si trova nel lungomare del piccolo borgo di Punta Secca.

Giardino Ibleo

panoramica del Giardino Ibleo di Ragusa

Il Giardino Ibleo è il principale giardino pubblico di Ragusa e compare in diversi episodi del Commissario Montalbano. L’ingresso principale viene inquadrato in alcune scene in cui Salvo aspetta l’arrivo in bus di Livia. Nell’episodio La luna di carta la location è diventata, invece, una signorile casa di cura dove il commissario si incontra con un vecchio ladro, per chiedere il suo aiuto. Tra i viali del Giardino Ibleo si conclude anche l’episodio Un diario del ’43.

Piazza e Cattedrale di San Giovanni

La Cattedrale di San Giovanni è il secondo duomo di Ragusa e si trova nella parte nuova della città. È uno dei monumenti che fa parte del sito Unesco Città tardo barocche del Val di Noto e compare nelle inquadrature di alcuni episodi del Commissario Montalbano. Uno di questi è Il campo del vasaio, quando Salvo arriva in Piazza San Giovanni ed entra in una delle botteghe presenti sotto il sagrato della chiesa. Per la precisione si tratta della Macelleria Pecorini da dove il Commissario Montalbano, dopo aver fatto un giro di ispezione, uscirà senza comprare nulla.

Palazzo delle poste

Il Palazzo delle Poste a Ragusa

Il Palazzo delle Poste di Ragusa è un’altra location che compare spesso nei vari episodi della serie tv. Ne La gita a Tindari, ad esempio, il Commissario Montalbano parla direttamente con il direttore, per avere accesso ai dati dei conti correnti di una coppia di anziani scomparsi. È un edificio costruito secondo i canoni tipici dell’architettura fascista e fu inaugurato il 30 ottobre del 1938. Sulla cima del palazzo ci sono nove statue femminili che rappresentano le province della Sicilia. Gli altri episodi in cui compare il Palazzo delle Poste di Ragusa sono: L’odore della notte e La forma dell’acqua.

La Cava Gonfalone

Nella periferia di Ragusa si trova un importante sito di archeologia industriale: la Cava Gonfalone. Da qui sono stati estratti tutti i blocchi di pietra con cui poi è stata ricostruita la città di Ragusa, dopo il terremoto del 1693 che la rase al suolo. Nell’episodio Come voleva la prassi la presenza di polvere di silicio nei polmoni di due vittime conduce Montalbano e i suoi uomini in una cava di pietra abbandonata, facendoli avvicinare sempre più alla soluzione del caso. In Par condicio, invece, il commissario fa incontrare in questa location gli esponenti delle due famiglie mafiose rivali dei Sinagra e dei Cuffaro per trovare una tregua.

I luoghi di Montalbano nei dintorni di Ragusa

Castello di Donnafugata

Particolare del Castello di Donnafugata a Ragusa con una sfinge in primo piano sulla sinistra

Il Castello di Donnafugata è una sontuosa dimora nobiliare che si trova a circa 15 chilometri da Ragusa. La produzione della serie ha sfruttato spesso questa incantevole location siciliana e tutti i suoi ambienti. Nell’episodio La gita a Tindari gli ambienti esterni ed interni di questa fantastica location diventano la casa di Don Balduccio Sinagra che convoca il commissario per un incontro. Sempre nello stesso episodio, il labirinto che si trova nel giardino del castello diventa il luogo di ritrovamento dei cadaveri dei coniugi Griffo. Nell’episodio La pista di sabbia ricompaiono i giardini del Castello di Donnafugata, questa volta per ambientare la “Corsa della dame” a cui partecipa l’amica di Ingrid: Rachele Esterman.

Curiosità: Luca Zingaretti, l’attore che interpreta il commissario, e la moglie Luisa Ranieri, hanno scelto il Castello di Donnafugata per il loro ricevimento di nozze. Tra gli invitati c’erano anche  Cesare Bocci (Mimì Augello) e Peppino Mazzotta (ispettore Fazio).

Eremo della Giubiliana

Nell’episodio La voce del violino la guida spericolata dell’agente Gallo provoca un tamponamento di un’auto in sosta, parcheggiata vicino ad una villa. Il sesto senso del Commissario Montalbano lo spinge a ritornare, a distanza di qualche ora, sul luogo dell’incidente e poi ad entrare dentro la villa. All’interno Salvo troverà il corpo nudo della bellissima Michela Licalzi. La location scelta in questo caso è l’Eremo della Giubiliana, un convento-fortezza del Cinquecento che oggi è stato trasformato in un raffinato albergo. Gli altri episodi in cui compare l’Eremo della Giubiliana sono: Il ladro di merendine e La pazienza del ragno.

Villa Criscione

Villa Criscione è una splendida villa di lusso che si trova a Camemi, una piccola località a circa venti minuti da Ragusa. Le origini di questa costruzione risalgono probabilmente al Cinquecento ma, nel corso degli anni, ha subito diverse trasformazioni e adattamenti. Oggi la struttura è una perfetta unione tra la tipica masseria iblea ed elementi architettonici ispano-moreschi. Viene utilizzata come location per i ricevimenti di matrimoni, meeting ed eventi aziendali. Nell’episodio del Commissario Montalbano La forma dell’acqua, Villa Criscione è diventata la casa dell’ingegnere Luparello, politico di Vigata, trovato morto nella “mànnara” all’interno della sua auto. Villa Criscione compare anche in alcune scene dell’episodio “Un diario del ’43”.

Grotta delle Trabacche

Nell’episodio il Cane di terracotta, Montalbano e suoi uomini trovano, grazie alla segnalazione del boss “Tanu u grecu”, un deposito di armi utilizzato dalla mafia. Questo è all’interno di una grotta chiusa da un portone e ben mimetizzata. Quando il commissario ispeziona l’interno trovano però anche due scheletri con accanto un grosso cane di terracotta e un piattino con delle monete. La location utilizzata per queste scene è la Grotta delle Trabacche e si trova poco fuori Ragusa. È un’importante testimonianza di architettura funebre che risale probabilmente al IV sec. d.C. È costituita da un ipogeo interamente scavato nella roccia, formato da due grandi cameroni adiacenti.

Museo Archeologico di Kamarina

Nell’episodio Salvo amato, Livia mia una ragazza viene trovata morta nell’archivio di Vigata. I sospetti ricadono inizialmente su Giorgio Scalia, un professore universitario con cui la vittima aveva una relazione. Così il commissario Montalbano si presenta personalmente ad una delle sue lezioni per potergli rivolgere qualche domanda. La location utilizzata, per ricreare l’Università di Vigata, è il Museo Archeologico di Kamarina e si trova a Scoglitti, poco distante da Ragusa. 

I luoghi di Montalbano a Scicli

Il Municipio di Scicli (Commissariato di Vigata e Questura di Montelusa)

Il Municipio di Scicli uno dei luoghi di Montalbano a Scicli

Tra i luoghi di Montalbano più ricorrenti c’è sicuramente il Municipio di Scicli. Al piano terra, infatti, nei locali della Ex Camera del Lavoro, è possibile visitare il set dove sono allestiti, in maniera permanente, gli Uffici del Commissario Montalbano e del suo vice Mimì Augello. Salendo al piano superiore, inoltre, c’è la stanza del Sindaco di Scicli che, nella serie tv, è stata utilizzata per ricreare l’ufficio del Questore Bonetti-Alderighi. Per gli esterni della Questura di Montelusa è stata invece utilizzato Palazzo Iacono, che si trova in Piazza Italia. 

La farmacia Cartia

La farmacia Cartia di Scicli

Nell’episodio L’odore della notte il Commissario Montalbano è costretto a farsi una finta fasciatura alla testa per coprire l’ennesima bugia raccontata al Questore di Montelusa. Per farlo quindi entra in una farmacia che, nella realtà, è la Farmacia Cartia. Si tratta di un’antichissima farmacia che risale al 1902 e si trova nella stessa strada del Municipio. Dal 2014 è stata trasformata in un museo, dove negli scaffali sono conservati ancora intatti i barattoli con le essenze naturali, ampolle, boccette, bilancini, ceramiche e un antico registratore di cassa.

Palazzo Spadaro

Palazzo Spadaro è uno dei tanti palazzi storici che è possibile visitare a Scicli. Fu costruito intorno al 1700 e mantiene ancora alcuni elementi originali. Nella camera da letto, ad esempio, è possibile apprezzare l’originale pavimento realizzato in ceramica di Caltagirone. Nella serie del Commissario Montalbano gli interni di Palazzo Spadaro sono stati utilizzati per ricostruire la stanza del sindaco di Vigata.

Cava San Bartolomeo e quartiere di Chiafura

La Cava di San Bartolomeo è uno dei tre canyon naturali, scavati da altrettanti torrenti, su cui si sviluppa la città di Scicli. Questa parte della città si estende per circa 500 metri partendo da Piazza Italia, per poi svilupparsi verso le campagne. In questa zona di Scicli si trovano la Chiesa di San Bartolomeo, alcune dimore storiche come Palazzo Iacono e Palazzo Fava e l’antico quartiere di Chiafura. Questi scorci di Scicli compaiono spesso nelle puntate del Commissario Montalbano come nella puntata Il cane di terracotta, quando Salvo e Livia passeggiano insieme, durante una festa di paese, tra giocolieri e bancarelle.

Curiosità: Nel romanzo di Andrea Camilleri questo episodio è, in realtà, ambientato nel mercato della Vucciria di Palermo.

Cava di Santa Maria la Nova

La Cava di Santa Maria la Nova è l’altro grande canyon dove si sviluppa la città di Scicli. In questa ci sono diversi luoghi di interesse alcuni dei quali sono comparsi in alcune scene del Commissario Montalbano. Tra questi ci sono: la Chiesa della Consolazione, la Chiesa del Rosario e la Chiesa di Santa Maria la Nova. È possibile riconoscere questi tre monumenti già nella sigla iniziale della serie. Il Convento del Rosario diventa protagonista anche durante l’episodio Le ali della sfinge. In questa occasione il Commissario Montalbano incontra, insieme a Fazio, Padre Pinna, un prete appassionato di boxe che cerca di aiutare le prostitute di Vigata a cambiare vita.

Chiesa del Carmine

Un altro dei luoghi di Montalbano da visitare a Scicli è la Chiesa del Carmine. Il cortile dell’edificio compare nell’episodio Una lama di luce, quando il Commissario Montalbano e l’ispettore Fazio si incontrano con Luigina Castro per farle alcune domande. Questa location è stata utilizzata anche nell’episodio del Giovane Montalbano intitolato Il terzo segreto

Convento della Croce

Spostandosi nella parte alta della città di Scicli si incontra il Complesso di Santa Maria della Croce. L’edificio, che è uno dei più antichi della città, comprende: un convento, una chiesa, un oratorio e due cortili. Dalla posizione in cui si trova la chiesa si può ammirare uno dei migliori panorami di Scicli. Nell’episodio Il campo del vasaio possiamo apprezzare le doti di Catarella come attore che interpreta il ruolo di Giuda. La scena della rappresentazione è ambientata in uno dei chiostri del Convento della Croce mentre quelle successive in uno dei cortili esterni.

La mànnara (Fornace Penna)

La fornace Penna o Mannara

La mànnara è sicuramente uno dei luoghi di Montalbano più iconici e torna spesso nei vari episodi della serie. Nella fantasia di Camilleri è un luogo alla periferia di Vigata quasi a ridosso del mare dove si ergono i ruderi di un vecchio stabilimento chimico. Questo è il regno di Gegè, una vecchia conoscenza del Commissario Montalbano, che qui gestisce il giro di droga e prostituzione della città. Per ricreare questa ambientazione la produzione ha utilizzato i resti della Fornace Penna che si trovano a Sampieri, una frazione di Scicli. Si tratta di uno dei siti di archeologia industriale più affascinanti in Sicilia: una vecchia fabbrica di laterizi rimasta attiva fino al 1924. Nell’episodio L’odore della notte qui viene ritrovato dentro la sua auto, il corpo dell’avvocato Luparello. La mànnara compare anche negli episodi: La pazienza del ragno, Il gioco delle tre carte e La pista di sabbia

Punta Corvo

Tra le località di Samperi e Cava d’Aliga c’è un lungo tratto di costa formato da un’alta scogliera immersa nella macchia mediterranea. Questa zona è chiamata Punta Corvo e qui si trova la cosiddetta Casetta del Finanziere. Si tratta di una vecchia struttura utilizzata in passato dalla Guardia di Finanza come faro. Alla fine dell’episodio La gita a Tindari compare quando il Commissario Montalbano cercherà di sfondare a spallate la porta di una costruzione abbandonata. Le acque di questa zona diventano protagoniste anche alla fine della puntata La caccia al tesoro, quando Montalbano, sfinito da uno dei casi più difficili mai affrontati, decide di farsi un bagno.

I luoghi di Montalbano a Punta Secca

La casa del Commissario Montalbano

La Casa del Commissario Montalbano

La casa del Commissario Montalbano è sicuramente il luogo più famoso di tutta la serie. Il caffè bevuto sulla terrazza, la camminata in spiaggia con il telefono attaccato alla prolunga e soprattutto il mare a due passi, sono tutte scene scolpite nell’immaginario dei fan. Se volete anche voi essere Salvo Montalbano per un giorno, allora dovete andare a Punta Secca, una piccola frazione di Santa Croce di Camerina. La casa, infatti, quando non è utilizzata per le riprese, è un bed&breakfast che si chiama proprio la Casa di Montalbano. A pochi metri di distanza si raggiunge il Faro di Punta Secca che si vede spesso nei vari episodi e anche nella sigla iniziale.

Il ristorante “Enzo a mare”

Il ristorante Enzo a Mare

Passeggiando per il lungo mare di Punta Secca incontrerete uno dei luoghi preferiti dal Commissario Montalbano: il ristorante Enzo a mare. Qui si ripete ogni giorno il rito del pranzo di pesce da celebrare in religioso silenzio e preferibilmente in solitudine. Gli abitanti di Punta Secca conoscono questo locale come “chalet” ma da quando questa location è stata scelta come ristorante di Montalbano, ormai per tutti è diventato “Enzo a mare”. Non vi resta che sedervi e scegliere uno dei piatti di pesce presenti nel menù e godervi il rumore delle onde.

II lungomare di Donnalucata

Donnalucata è una frazione balneare di Punta Secca che nella fiction diventa il lungomare di Marinella. Qui Montalbano viene spesso a fare delle passeggiate o va ad incontrare persone da interrogare. Sempre a Donnalucata si trova Palazzo Mormino Penna, un bel edificio dal prospetto rosso e realizzato in stile neogotico. Negli episodi Il cane di terracotta e La forma dell’acqua gli interni del palazzo sono stati utilizzati per ricreare il commissariato di Vigata. 

I luoghi di Montalbano a Ispica

Piazza Santa Maria Maggiore e il Loggiato del Sinatra 

Uno degli angoli più famosi di Ispica è sicuramente quello di Piazza Santa Maria Maggiore. Qui si trova la Chiesa di Santa Maria Maggiore e uno splendido loggiato realizzato dall’architetto Vincenzo Sinatra, lo stesso che si occuperà della ricostruzione di Noto dopo il terremoto del 1693. Potrete riconoscere questa location nell’episodio La luna di carta, quando il Commissario Montalbano attraversa la piazza per incontrarsi con un gioielliere da interrogare. Lo splendido loggiato del Sinatra si vede anche nell’episodio La rete di protezione, dove una troupe svedese gira un film in costume. L’interno della Chiesa di Santa Maria Maggiore di Ispica si vede invece nell’episodio Le ali della sfinge, quando il commissario raccoglierà una confessione di un anziano signore.

Le Catacombe di Larderia nelle Cave di Ispica

Interno delle Catacombe di Larderia all'interno del sito delle Cave di Ispica

Nell’episodio La pazienza del ragno, il Commissario Montalbano è alle prese con un caso di sequestro di persona dagli aspetti molto strani. I rapitori chiedono un riscatto ad Antonio Peruzzo che lascia una borsa con i soldi in una grotta. Nelle realtà si tratta delle Catacombe di Larderia che si trovano all’interno del sito delle Cave di Ispica. Si tratta di una vallata che si estende per circa 13 chilometri tra le città di Modica e Ispica. In quest’area sono presenti necropoli preistoriche, catacombe cristiane, oratori rupestri, eremi monastici e nuclei abitativi di vario tipo.

Palazzo Bruno-Modica

Palazzo Bruno-Modica è uno splendido palazzo in stile liberty di fine Ottocento, progettato dall’architetto Ernesto Basile. Questo splendido edificio di Ispica è stato utilizzato come location sia nell’episodio La luna di carta che ne Le ali della sfinge. Nel primo caso gli interni del palazzo sono così diventati quelli di una gioielleria prima e di una filiale della “Banca di Fanara” poi. Ne Le ali della sfinge, invece, il palazzo è stato utilizzato per ricreare gli ambienti di una coloreria incendiata secondo modalità insolite.

Villa Bruno di Belmonte

Nell’episodio La pazienza del ragno il Commissario Montalbano indaga sulla misteriosa scomparsa di Susanna Mistretta. Decide quindi di interrogare personalmente una compagna di studi della giovane ragazza. La scalinata e gli ambienti interni che si vedono sono quelli di Villa Bruno di Belmonte. Si tratta di una villetta in stile liberty, conosciuta anche come “Casino” che si trova nella zona sud della città di Ispica.

Punta Cirica o Punta Ciriga

A 20 minuti da Ispica, nella costa sud della Sicilia, si trova uno dei luoghi di Montalbano caratterizzati da grande fascino. È Punta Cirica o Ciriga e, in questa zona, la costa alterna tratti a picco sul mare con piccole spiagge sabbiose, grotte e faraglioni. Questa parte poco conosciuta della Sicilia si vede nella puntata La caccia al tesoro, quando il Commissario arriva in un villaggio di pescatori dopo la segnalazione di un ritrovamento di un cadavere che poi si rivelerà essere una bambola gonfiabile.

I luoghi di Montalbano a Modica

Il Duomo di San Giorgio a Modica

Facciata del Duomo di San Giorgio a Modica

Il Duomo di San Giorgio a Modica, con la sua imponente facciata, è uno dei tanti capolavori del barocco che è possibile ammirare in città e compare in varie inquadrature negli episodi della serie. Nelle prima puntate Montalbano passa spesso vicino alla sua scalinata in attesa che arrivi il bus di Livia. Ne La vampa d’agosto invece, il commissario parcheggia l’auto proprio davanti al Duomo di San Giorgio, per poi incontrarsi con un agente immobiliare. Sul sagrato della chiesa si affaccia la casa del dottor Pasquano come si vede nella puntata Il tocco d’artista. Il commissario infatti andrà a disturbarlo fin sotto casa pur di avere subito qualche informazione su un’autopsia.

Palazzo Castro-Polara Grimaldi 

Palazzo Castro-Pollara Grimaldi è una splendida dimora storica che risale al Settecento e si affaccia proprio sul Duomo di Modica. All’interno dell’edificio il tempo si è fermato al 1903, anno in cui sono state realizzate le ultime trasformazioni da parte dei proprietari. È possibile così ammirare, ancora oggi, arredi e collezioni originali. Nella serie il Commissario Montalbano questa splendido palazzo è stato utilizzato come abitazione del dottor Pasquano. Nel suo balcone si consuma la celebre colazione che verrà interrotta dal Montalbano nell’episodio Un covo di vipere. E sempre qui viene ambientata la scena della camera ardente con l’ultimo saluto al dottore. 

Ex collegio dei Gesuiti

In Salvo amato, Livia mia, una ragazza viene trovata morta dentro l’archivio comunale di Vigata dove lavorava. La location scelta, per girare queste scene, è quella dell’Ex collegio dei Gesuiti di Modica dove oggi ha sede il Liceo Tommaso Campailla. La funzione attuale viene invece mantenuta nell’episodio Tocco d’artista dove viene utilizzata per girare la scena della lezione del professor Giacomo La Russa. Ne La pista di sabbia, invece, le aule del collegio diventano gli uffici del giudice Scognamiglio.

Convento di Santa Maria del Gesù

Agata Cosentino, la giovane vittima protagonista della puntata Salvo amato, Livia mia era una ragazza timida e riservata ma molto impegnata nel sociale. Nel corso dell’episodio il Commissario Montalbano andrà a fare visita all’associazione benefica frequentata da Agata per cercare di fare chiarezza sul caso. Il luogo scelto, per girare queste scene, è quello del Convento di Santa Maria del Gesù di Modica.

I luoghi di Montalbano a Noto

Palazzo Ducezio

Nell’episodio La piramide di fango, Salvo si incontra con il suo amico, capo della Narcotici, per cercare di rimediare all’ennesimo errore di Mimì Augello. Il suo vice infatti ha fatto arrestare con troppa fretta Saverio Piscopo, un muratore che la mafia ha cercato di far passare per spacciatore. Per le scene esterne della sede della Narcotici è stato utilizzato Palazzo Ducezio. Si tratta di uno degli splendidi edifici barocchi costruiti dopo il terremoto del 1693 e oggi sede del Municipio di Noto.

Ex Monastero di San Tommaso (Carcere di Vigata)

La facciata dell'ex convento di san tommaso a Noto

Nell’Ex Monastero di San Tommaso è stato ambientato il Carcere di Vigata. Questa location appare in varie puntate ed il “merito” è soprattutto di un personaggio: Pasquale. Il figlio di Adelina, infatti, proprio non riesce a vivere senza commettere reati e lo vediamo spesso salire le scale del magnifico palazzo barocco. Attualmente questo edificio ospita il carcere di Noto. 

Palazzo Nicolaci

Palazzo Nicolaci è uno dei luoghi simbolo di Noto. Realizzato in stile barocco con i caratteristici balconi decorati da sirene, leoni, sfingi e cavalli alati, conta oltre 90 ambienti. L’ala principale del palazzo è stata acquistata dal Comune di Noto ed è visitabile. Nell’episodio Tocco d’artista, Palazzo Nicolaci diventa la sede del notaio che ha redatto il testamento di Alberto Lorusso e che è stato trovato poi morto. Anche un’altra parte del palazzo compare nelle puntate del Commissario Montalbano. Si tratta della Vecchia loggia del Mercato che si trova in via Rocco Pirri. Questa location è stata utilizzata per girare alcune scene degli episodi: Un covo di vipere e La piramide di fango.   

I luoghi di Montalbano ad Agrigento

La Valle dei Templi di Agrigento

il tempio della Concordia di Agrigento di notte

Nell’episodio Come voleva la prassi va in scena un incontro dalla portata storica. Tornando a casa, il commissario trova infatti sia Livia che Ingrid Sjöström. Da bravi complici Salvo e Ingrid dissimulano, facendo credere a Livia di essersi conosciuti da poco e che quella era, soprattutto, la prima volta in cui la svedese metteva piede in quella casa. Questo evento ovviamente mette in allerta il commissario che decide di adottare delle precauzioni per il loro incontro successivo. Così dà appuntamento in un luogo lontano da Vigata e un po’ anomalo. Le scene sono state girate nella meravigliosa Valle dei Templi di Agrigento, uno dei siti patrimonio Unesco presenti in Sicilia.

La Tomba di Luigi Pirandello

Nell’episodio Amore il commissario Montalbano fa la conoscenza, con modalità un po’ bizzarre, dei coniugi Di Giovanni. È una coppia di attori anziani, legati ancora da un fortissimo sentimento di amore verso il teatro. Uno dei loro spettacoli, a cui partecipano anche Salvo e Livia, si tiene in un luogo molto speciale e dal valore altamente simbolico. Si tratta infatti della tomba di Luigi Pirandello, scrittore e drammaturgo siciliano che vinse il Premio Nobel per la letteratura nel 1934. Per visitarla basta andare poco fuori Agrigento, in una strada di campagna al confine con Porto Empedocle, conosciuta come contrada Kaos. Qui si trova la Casa natale di Luigi Pirandello che è possibile visitare e nel giardino c’è la tomba dello scrittore.      

Gli altri luoghi di Montalbano in Sicilia

Tonnara di Scopello

Nella puntata Il senso del tatto Salvo e Livia decidono di prendersi qualche giorno di relax e visitare l’isola di Levanza. Durante questa piccola vacanza, che in realtà è funzionale ad una indagine, la coppia soggiorna in un bed&breakfast a due passi dal mare. La location utilizzata è quella della Tonnara di Scopello, un luogo magico dove potete soggiornare anche voi. La vecchia struttura è stata infatti ristrutturata per creare 15 appartamenti. Pagando il biglietto di ingresso, avrete accesso alla Spiaggia dei Faraglioni di Scopello e potrete visitare la tonnara. La splendida spiaggia di sabbia che si vede è invece la famosa Spiaggia dei Conigli e si trova sull’isola di Lampedusa. Le scene del traghetto hanno invece come sfondo l’Isola di Favigana.

Tonnara del Secco

La Tonnara del Secco a San Vito Lo Capo

Anche un’altra tonnara è stata scelta dalla produzione come location per girare una puntata del Commissario Montalbano. È la Tonnara del Secco e si trova a San Vito Lo Capo, una delle mete preferite dai turisti che amano il mare. Nell’episodio Il giro di boa diventa la Tonnara del Guercio ed è il posto in cui Ingrid si incontra con un suo amante. Nella stessa puntata compare in alcune scene anche un altro monumento simbolo di Santo Vito Lo Capo e cioè la Cappella di Santa Crescenzia.

Grotta Mangiapane di Custonaci

La Grotta Mangiapane a Custonaci

Ne Il ladro di merendine Montalbano conosce François, un bambino tunisino che vive insieme alla madre Karima a Villaseta, alcuni chilometri fuori Vigata. Per ricreare questo luogo immaginario è stata utilizzata una location molto speciale. Si tratta della Grotta Mangiapane di Custonaci, un piccolo borgo che si trova a mezz’ora di macchina da Trapani. Le case costruite all’interno di una grande grotta risalgono agli anni ‘50 ma questa zona era abitata già durante il Paleolitico. Ogni anno questo piccolo borgo torna ad animarsi e viene popolato da circa 160 interpreti che prendono parte al Presepe Vivente di Custonaci.

Il Santuario di Tindari e i Laghetti di Marinello

Panorama di Tindari con il Santuario e i laghetti di Marinello

Un altro luogo di Montalbano che merita sicuramente una visita è Tindari. È una piccola cittadina in provincia di Messina, famosa per il suo santuario che custodisce una Madonna Nera. Nel corso dell’episodio La gita a Tindari, Montalbano indagherà sulla scomparsa di una coppia di anziani: i coniugi Griffo. Alla fine della puntata, a fare da sfondo all’ennesimo tentativo di Livia di affrontare l’argomento “matrimonio”, ci sono proprio il Santuario di Tindari e i Laghetti di Marinello

Curiosità: In tutta la provincia di Messina viene preparato un dolce in onore della Madonna di Tindari: il riso nero. La ricetta prevede di cuocere il riso nel latte e aggiungere poi del cacao o del cioccolato amaro insieme ad altri ingredienti.

I luoghi di Montalbano a Comiso

Durante l’episodio Gli arancini di Montalbano, il commissario si trova ad indagare sulla morte dei coniugi Pagnozzi. Le indagini lo porteranno a scavare nel passato di Calogero Picone, un meccanico di Vigata. Le tracce portano così all’Istituto Sacro Cuore di Maria, l’orfanotrofio dove il ragazzo è cresciuto. I locali utilizzati sono quelli dell’Ex mercato ittico di Comiso, dove oggi hanno sede vari enti culturali e associazioni, tra cui la Fondazione Gesualdo Bufalino. Nelle scene in cui il Commissario entra ed esce dall’orfanotrofio si può riconoscere alle sue spalle un altro monumento di Comiso: la Basilica di Santa Maria delle Stelle.

Marzamemi

La piazza di Marzamemi

Il borgo di Marzamemi è un angolo di Sicilia dal fascino davvero unico. Si trova quasi sulla punta sud orientale dell’isola a pochi chilometri da Pachino, la città dei pomodorini. Probabilmente vi sarà capitato di vedere la piazza principale di Marzamemi con i tavoli e le caratteristiche sedie bianche e azzurre. Proprio questa location è stata utilizzata in alcune inquadrature durante la puntata L’odore della notte. Nella scena si vede il Commissario Montalbano, seguito da un cane nero, attraversare la piazza, si lascia alle spalle la chiesetta e arriva sul lungomare per andare ad interrogare una prostituta.

I luoghi di Montalbano a Portopalo di Capo Passero

Panorama di Portopalo di Capopassero con il Castello di Tafuri in primo piano

Più a sud di Marzamemi si trova un altro borgo marinaro molto caratteristico e con delle spiagge stupende: Portopalo di Capo Passero. Alcuni dei luoghi più significativi di questa cittadina entrano nelle inquadrature durante l’episodio L’odore della notte. Il Commissario Montalbano, nel corso delle indagini sulla scomparsa del ragioniere Gargano, andrà a fare visita ad Antonino Tommasino, un testimone ritenuto da tutti non attendibile. Nella scena dell’incontro si riconoscono la Tonnara di Capo Passero e il Castello di Tafuri.

Villa Fegotto a Chiaramonte Gulfi

Villa Fegotto è una splendida dimora che si trova a Chiaramonte Gulfi, un piccolo borgo nell’entroterra siciliano a nord di Ragusa. La tenuta comprende diversi ambienti tra cui un frantoio, un palmento, una granaio e un giardino di un ettaro. Queste location sono apparse in diversi episodi del Commissario Montalbano. Qui sono state girate le scene che aprono Il cane di terracotta, quando Montalbano e i suoi uomini arrestano “Tanu u Grecu”. In Gatto e Cardellino la villa diventa invece la casa di Ignazio Coglitore, padre padrone che tiene la figlia Mariuccia segregata in casa. Villa Fegotto compare anche ne La pista di Sabbia e ne La pazienza del ragno per le scene del sequestro di Susanna Mistretta.

I luoghi di Montalbano a Siracusa

Nell’episodio Il giro di boa Montalbano si trova ad indagare su un traffico di essere umani provenienti dall’Africa. Nel corso della puntata si vede la Fiat Tipo del Commissario passare tra alcuni dei luoghi più belli e famosi di Ortigia, l’antico centro storico di Siracusa. Si possono riconoscere: il Duomo di Siracusa, Palazzo Beneventano e Palazzo Vermexio. Dal 2005 Ortigia è uno dei luoghi patrimonio Unesco in Sicilia all’interno del sito: Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica. Sempre nel corso della puntata Il giro di boa si può vedere il borgo marinaro di Brucoli, nel cui porto sono ambientate le scene dello sbarco dei migranti.

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