Palazzo Arezzo di Donnafugata

La facciata di Palazzo Arezzo di Donnafugata a Ragusa
Cerca Hotel, B&B e Case vacanze

Palazzo Arezzo di Donnafugata è una delle dimore nobiliari più imponenti di Ragusa. Costruito alla fine del Settecento è stato profondamente modificato dal barone Corrado Arezzo de Spuches nel corso dell’Ottocento. Gli ambienti interni sono finemente decorati e abbelliti da una collezione pittorica che comprende anche un quadro del Cinquecento e varie opere del XVII e XVIII secolo.

La storia di Palazzo Arezzo Donnafugata

La costruzione del Palazzo Arezzo di Donnafugata risale alla fine del Settecento per volere di Vincenzo Arezzo III barone di Donnafugata. Il barone Corrado M. Arezzo, pronipote di Vincenzo, decide di ampliare il palazzo e dà il via ai nuovi lavori nel 1798. Dopo tre anni, completata la struttura, si procede alle rifiniture e alle decorazioni degli ambienti interni. Nel 1804 il barone provvede anche alla sistemazione del giardino del palazzo che viene fatto spianare e abbellito. Nella seconda metà del XIX secolo il barone Corrado Arezzo de Spuches, a cui si deve anche l’aspetto attuale del Castello di Donnafugata, inizia una nuova profonda ristrutturazione. Con l’intento di trasformare il palazzo in una sede di rappresentanza fa ampliare l’atrio d’ingresso, trasformandolo in una galleria. Nel Novecento il palazzo verrà ereditato da Corrado Arezzo Giampiccolo che si trasferirà con la sua famiglia dopo aver fatto costruire ex novo un’ala residenziale.

Architettura esterna del palazzo

Il Palazzo Arezzo di Donnafugata si estende fra la via XXV aprile e le vie Pietro Novelli ed Orfanotrofio. La sobria semplicità dell’esterno contrasta fortemente con la ricchezza dei saloni interni. Sulla facciata sono presenti nove finestre con un timpano triangolare. L’unico elemento estroso è rappresentato dal balcone della prima finestra a sinistra. Qui, infatti, è stata realizzata una loggetta in legno da cui era possibile guardare la strada senza essere visti. Si tratta di una “gallarijas”, il balcone colorato tipico dell’isola di Malta. Corrado Arezzo de Spuches era un viaggiatore, uomo di cultura e membro dell’ordine dei Cavalieri di Malta. Ha voluto così creare un piccolo scorcio dell’isola a Ragusa Ibla.

L’interno del Palazzo Arezzo di Donnafugata

Una volta varcato il portone di entrata di Palazzo Arezzo di Donnafugata si accede ad un magnifico androne d’ingresso. Da qui parte una galleria definita da due file di colonne in pietra dipinte di verde. Queste reggono una volta a botte, decorata a cassettoni e motivi floreali. Percorrendola tutta si arriva ad un ampio ambiente da cui si accede al giardino all’italiana. Qui un’imponente scalinata a tre rampe in marmo conduce al piano nobile. Sempre dal cortile si accedeva al Teatro Donnafugata, un tempo luogo di intrattenimento privato per il barone ed i suoi ospiti. Spostandosi al piano superiore si arriva subito in una saletta d’ingresso con pavimenti in marmo bianco e rosso arredato con mobili in noce. Proseguendo la visita si incontrano: un’altra saletta, poi un biliardino e un salottino con pavimenti in pece. Anche gli altri saloni hanno eleganti e ricche finiture come pavimenti in calcare e pietra pece e pareti rivestite da carta in seta damascata.

La collezione di opere d’arte di Palazzo Arezzo di Donnafugata

Gli ambienti di Palazza Arezzo di Donnafugata sono arricchiti anche da numerose opere d’arte acquistate dal barone Corrado Arezzo de Spuches durante i suoi viaggi in Italia e all’estero. I dipinti hanno prevalentemente oggetto sacro e comprendono un quadro del Cinquecento e varie opere del XVII e XVIII secolo. In questa straordinaria collezione rientrano una Madonna con Bambino, attribuita ad un allievo di Antonello da Messina, un San Paolo eremita di José de Ribera detto lo Spagnoletto e una Madonna in trono del fiammingo Hans Memling. La punta di diamante è però sicuramente un Prometeo incatenato della scuola di Caravaggio. 

Aggiungi ai preferiti

Lascia un commento

Guarda altri luoghi di interesse