Palazzo Battaglia Giampiccolo

Il prospetto barocco del Palazzo Battaglia a Ragusa
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Palazzo Battaglia Giampiccolo è una dimora nobiliare di Ragusa costruita nella prima metà del Settecento. Questo splendido edificio si caratterizza per avere due prospetti principali, ognuno magnifica espressione delle abilità degli scalpellini locali. Il Palazzo è uno dei monumenti che fa parte del sito seriale Unesco “Città tardo barocche del Val di Noto“.

Storia di Palazzo Battaglia Giampiccolo di Ragusa

La costruzione del Palazzo Battaglia Giampiccolo inizia nel 1724 quando il barone Battaglia di Torrevecchia affidò l’incarico al capomastro di Acireale Giuseppe Recupero. Nel 1727 subentra la famiglia Cultraro, una famiglia di capimastri locali che a Ragusa realizzeranno anche la cupola del Duomo di San Giorgio e alcune decorazioni nella Chiesa di Santa Maria dell’Itria. Tre anni dopo fu completata il prospetto che si affaccia su Via Orfanotrofio. Nel 1748 Giovanni Paolo, il figlio del barone Battaglia di Torrevecchia, decise di ampliare il palazzo. Iniziarono così i nuovi lavori per costruire l’ala settentrionale, il cui prospetto è in via Chiaramonte. Il palazzo oggi è di proprietà privata e non è quindi possibile visitarlo liberamente.

Curiosità: Palazzo Battaglia è stato scelto anche come set per un episodio del Commissario Montalbano. Ne La giostra degli scambi è un negozio di antiquariato in cui scoppia un misterioso incendio.

Architettura del Palazzo Battaglia Giampiccolo di Ragusa

La particolarità del Palazzo Battaglia Giampiccolo è quella di avere due facciate entrambe con soluzioni architettoniche originali ed eleganti. All’interno il palazzo è stato rimaneggiato diverse volte nel corso dei secoli. Alcuni ambienti presentano ancora le tradizionali volte a botte e a crociera in calcare o di canne e gesso. I pavimenti sono invece realizzati in calcare con inserti in pietra pece o in ceramica di Caltagirone. Le pareti sono decorate con stucchi e affreschi e si conservano ancora gli arredi d’epoca.

La facciata di Via Orfanotrofio

La facciata di Palazzo Battaglia visibile in Via Orfanotrofio è caratterizzata dalla presenza di due paraste bugnate, il cui motivo è ripreso anche dal portone centrale d’ingresso. Nel livello superiore si può ammirare il bel balcone centrale sovrastato in alto da un grande stemma nobiliare aggiunto alla fine del Settecento. Ci sono rappresentati un leone inalberato e un cavallo rampante, simboli araldici delle due famiglie: Battaglia di Torrevecchia e Giampiccolo di Cammarana. I due balconi in alto e le due finestre inferiori riempiono in modo uniforme, con un sapiente gioco di vuoti e pieni, la facciata, definita in alto da un’ampia e regolare fascia marcapiano.

La facciata di Via Chiaramonte

Anche l’altra facciata di Palazzo Battaglia, quella visibile in Via Chiaramonte, è una dimostrazione dell’abilità della famiglia di scalpellini dei Cultraro. Il prospetto è diviso in quattro livelli: quello più basso ospitava magazzini e scuderie, poi c’è il piano ammezzato, il piano nobile e, per ultimo, le sale per gli ospiti e la servitù. Gli elementi architettonici più importanti si concentrano nella fascia centrale. In basso c’è un portale con arco a tutto sesto e in alto un ampio balcone sorretto da eleganti mensole a voluta. I due elementi sono legati da un elemento decorativo molto originale al centro del quale si apre una finestra ovale decorata con festoni di foglie. Sul balcone si aprono due porte finestre dalle ricche modanature in mezzo alle quali c’è una finestra dalla insolita forma a cuore.

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