Chiesa di Santa Maria dell’Itria

Il campanile della Chiesa di Santa Maria dell'Itria a Ragusa
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La Chiesa di Santa Maria dell’Itria di Ragusa, con la sua cupola blu, è uno degli angoli più conosciuti della città. Costruita inizialmente dall’Ordine dei Cavalieri di Malta, è stata ricostruita nelle forme attuali dopo il terremoto del 1693. È uno dei monumenti di Ragusa che fa parte del sito seriale Unesco: Città tardo barocche del Val di Noto.

La storia della Chiesa di Santa Maria dell’Itria di Ragusa

La costruzione della Chiesa di Santa Maria dell’Itria di Ragusa risale al 1626 e apparteneva all’Ordine dei Cavalieri di Malta. La croce ottagonale, simbolo dell’ordine, compare  nel portone d’ingresso, nella cantoria dell’organo e nell’altare maggiore. Nel 1701 la famiglia Cosentini fece costruire a proprie spese la Cappella del Crocifisso, facendo inoltre collegare la chiesa, tramite scale e vie interne, al proprio palazzo. Dopo aver subito lievi danneggiamenti in occasione del terremoto del 1683, la chiesa è stata comunque ricostruita secondo le forme attuali nel 1733. Il nome deriva probabilmente dal termine greco “odigitria” che significa «colei che conduce, che indica la via». Nel medioevo indicava l’iconografia bizantina della Madonna con bambino, chiamata anche appunto Madonna dell’Odigitria. Il culto, da Costantinopoli si diffuse anche in tutta Italia ed in Sicilia il nome venne storpiato in Idria o Itria.

L’architettura esterna della Chiesa di Santa Maria dell’Itria di Ragusa

La facciata della Chiesa di Santa Maria dell’Itria di Ragusa è stata completata nel 1740 e ha un’impostazione piuttosto classicista ed accademica. Il prospetto è diviso in due ordini da un cornicione molto evidente. Nel primo sono presenti tre portali con splendide decorazioni in pietra intagliata che rappresentano motivi floreali e festoni. A sinistra della chiesa si alza l’imponente campanile che, con la sua cupola blu, caratterizza l’affascinante panorama di Ragusa Ibla. La torre campanaria culmina con una balaustra a pilastrini, sormontata da un tamburo ottagonale. Le pareti di quest’ultimo sono coperte da otto riquadri in terracotta di Caltagirone, decorati con grandi vasi di fiori di gusto rococò.

L’interno della chiesa e le opere d’arte

L’interno della Chiesa di Santa Maria dell’Itria di Ragusa è a tre navate separate da colonne corinzie. I cinque altari delle navate laterali sono ricchi di sculture ed intagli, realizzati tra il 1741 e il 1758 dagli scultori ragusani della famiglia Cultraro. All’inizio della navata destra si trova la cappella dell’Addolorata, realizzata sull’area in cui sorgeva l’antica chiesa. Ancora oggi sono visibili alcune cornici intagliate che decorano la porta d’ingresso ed un pilastro esagonale murato nella parete dell’adiacente sacrestia. Molto bello è anche l’altare della Cappella del Crocifisso, decorato con splendide colonne tortili e dove si trova il quadro di Mattia Preti con San Giovanni Battista e San Giuliano.

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