Palazzo Landolina (Noto)

La facciata di Palazzo Landolina a Noto
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Palazzo Landolina di Sant’Alfano era la residenza estiva di una delle famiglie più ricche e potenti della città. Al suo interno sono presenti splendidi affreschi e tele del Settecento e dell’Ottocento. È uno dei monumenti inseriti dall’Unesco nei Beni Patrimonio dell’Umanità, all’interno del sito seriale Città tardo barocche del Val Di Noto.

La storia di Palazzo Landolina a Noto

Il Palazzo Landolina è uno splendido palazzo nobiliare che si trova proprio accanto alla Cattedrale di Noto. Costruito nel 1730, era la residenza estiva dei Landolina. Questa era la più antica e illustre famiglia di Noto, arrivata in città nel 1090 al seguito di Ruggero il Normanno. Dominarono Noto per circa otto secoli e furono presenti in tutte le corti che si susseguirono in Sicilia. L’importanza di questa famiglia è testimoniata dal fatto che, tra il 1838 e il 1844,  il re Ferdinando II di Borbone e la regina Maria Teresa d’Austria soggiornarono per tre volte a Palazzo Landolina. Questo evento era testimoniato dalla presenza di due lapidi in marmo, murate nello scalone d’ingresso. Dopo essere state danneggiate durante i moti rivoluzionari, sono oggi esposte nel Museo Civico di Noto. Il palazzo, dopo essere stato restaurato, oggi ospita un prestigioso hotel.

Architettura e interno di Palazzo Landolina a Noto

La progettazione del Palazzo Landolina di Noto è attribuita all’architetto Vincenzo Sinatra. La facciata, realizzata in pietre sagomate, si presenta con un elegante stile neoclassico. È divisa in tre ordini orizzontali, sostenuti da pilastri quadrangolari coronati da pregevoli capitelli corinzi. Le finestre e i balconi sono sormontati da eleganti architravi rettangolari. Nella sommità del tetto del palazzo vi è una stele raffigurante lo stemma della famiglia Landolina. Una volta superato il portone di ingresso, si accede ad un grande cortile dove un tempo erano presenti le scuderie e i magazzini. Subito sulla destra, una scala monumentale, decorata con due statue di sfingi, conduce ai piani superiori. L’interno di Palazzo Landolina conta numerose stanze dove è possibile ammirare diversi affreschi. Il salone principale presenta pareti dorate e tele del Settecento e Ottocento.

Largo Landolina e il Monumento ai caduti

Proprio di fronte al Palazzo Landolina di Noto è presente un’esedra, una piazza semicircolare chiamata più comunemente Piazza Landolina. Qui si trova oggi un Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, realizzato dallo scultore Saverio Sortini. Lungo le mura della piazza alcune lapidi ricordano invece i caduti della Seconda Guerra Mondiale. Nell’ultimo periodo del regno borbonico, in questo punto, era presente una statua del Re Ferdinando II. L’opera, realizzata dallo scultore napoletano Tito Angelini, è stata distrutta durante i moti insurrezionali del 1860. Alcuni frammenti sono oggi esposti nel Museo Civico di Noto.

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