Cosa vedere a Taormina: guida completa alla perla del Mediterraneo

    Cosa vedere a Taormina
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    Ne avete sentito parlare, avete visto le immagini del Teatro Antico e dell’Isola Bella e adesso vi state chiedendo cosa vedere a Taormina? In questa guida scoprirete che la lista è lunga e, per riuscire a vedere tutto, un giorno sicuramente non basta. Ma è anche vero che chi visita Taormina una volta, poi ci ritorna sempre!

    Cosa vedere a Taormina: la visita prima di entrare nel borgo

    La visita classica di Taormina prevede di percorrere interamente Corso Umberto I, la via principale della città. Alle due estremità si trovano le antiche porte di accesso: a sud Porta Catania e a nord Porta Messina. Anche questa guida segue questa impostazione, presupponendo una partenza da Porta Messina ma, prima di addentrarsi nel centro storico, ci sono alcuni luoghi di interesse che non bisogna snobbare.

    La ex Chiesa di Sant’Antonio Abate

    La ex Chiesa di Sant'Antonio Abate di Taormina

    Iniziamo questa guida su cosa vedere a Taormina con la ex Chiesa di Sant’Antonio Abate. Si trova poco prima di Porta Catania, appena fuori dalle mura antiche della città. La sua costruzione risale al 1330 e lo stile gotico originario è ancora visibile nel portale in calcare bianco e nell’arco acuto che sovrasta l’architrave. Dopo essere stata completamente distrutta nei bombardamenti del 1943, è stata ricostruita utilizzando gli stessi materiali recuperati tra le macerie. Oggi l’edificio non è più aperto al culto ma ospita un presepe permanente, realizzato da Dionisio Cacopardo. L’artista ha riprodotto in scala alcuni dei monumenti di Taormina più famosi come il Teatro Greco, il Duomo e il Palazzo Corvaja.

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    Museo di Arte e Tradizioni Popolari

    Il Museo di arte e tradizioni popolari di Taormina

    Prima di farsi subito prendere dalla fretta e varcare Porta Catania, meglio percorrere a sinistra la Via Apollo Arcageta. A pochi metri di distanza c’è l’ex Chiesa di San Francesco di Paola dove è allestito il Museo di Arte e Tradizioni Popolari di Taormina. All’interno ci sono 430 opere suddivise in 14 sezioni tematiche che ripercorrono la produzione artigianale siciliana tra il 1600 ed il 1900. Potrete così ammirare alcuni tra gli elementi più rappresentativi del patrimonio culturale dell’isola, come il carretto e i pupi siciliani ma anche decorazioni in ceramica di Caltagirone, ricami e merletti.

    La Chiesa di San Michele Arcangelo

    La Chiesa di San Michele arcangelo di Taormina

    A questo punto ritornate verso Porta Catania ma, questa volta, dirigetevi verso destra finché non incontrerete la piccola Chiesa di San Michele Arcangelo. La sua costruzione risale al 1600 e anche questa chiesa è stata distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e poi ricostruita. L’interno è a una sola navata e ha un bel soffitto a travi di legno a capriate. Sotto la Chiesa di San Michele Arcangelo si trova una cripta, il cui accesso avviene da un’apertura nel pavimento chiusa da una grata e da cui si intravede una scala in materiale grezzo che conduce al piano interrato.

    Cosa vedere a Taormina: itinerario da Porta Catania alla Porta di Mezzo

    La Porta Catania di Taormina

    L’itinerario alla scoperta delle cose da vedere a Taormina ci porta adesso a varcare Porta Catania, uno degli antichi accessi alla città costruito nel 1440. Questa è chiamata anche “Porta del Tocco” perché, in epoca normanna, si tenevano nella piazzetta adiacente le riunioni pubbliche. L’ora del tocco era la prima ora dopo mezzogiorno e corrispondeva quindi alle ore 13:00. Percorrendo tutto Corso Umberto, il viale principale di Taormina, il giro terminerà a Porta Messina.

    Il Palazzo dei Duchi di Santo Stefano

    Esterno del Palazzo dei Duchi di Santo Stefano a Taormina

    Il primo monumento che si incontra, una volta entrati nel centro storico di Taormina, è il Palazzo dei Duchi di Santo Stefano. È un capolavoro di arte gotica siciliana, con alcune influenze dell’arte arabo-normanna. Le facciate dell’edificio sono decorate da intarsi, realizzati grazie all’alternanza di tasselli in pietra lavica e di tasselli in pietra bianca di Siracusa. L’aspetto del palazzo è stato trasformato nel corso dei secoli, a seconda della famiglia nobiliare che lo ha abitato. Dal 1981 è la sede della Fondazione Mazzullo, artista e scultore siciliano. Sia all’interno che nel giardino del palazzo sono presenti trentanove sculture e diciassette disegni di Giuseppe Mazzullo. 

    La ex Chiesa del Carmine

    La Ex chiesa del Carmine di Taormina

    Poco più avanti su Corso Umberto I, una scalinata sulla sinistra porta alla ex Chiesa del Carmine. La chiesa è stata restaurata negli anni Ottanta e oggi è utilizzata come spazio espositivo per mostre temporanee. Questo vuol dire che non sempre la troverete aperta. All’interno della chiesa si conservava la cosiddetta “Madonna non manufatta”, una pittura su legno con i tratti tipici dell’arte bizantina ed elementi decorativi in argento. Oggi quest’opera è esposta nel Duomo di Taormina. All’interno della ex Chiesa del Carmine è anche presente un “putridarium”, un piccolo ambiente sotterraneo dove venivano fatti essiccare i corpi dei defunti.

    Piazza Duomo

    La piazza duomo di Taormina

    Ritornate su corso Umberto I e proseguite verso Piazza Duomo. Qui incontrerete uno dei simboli di Taormina e cioè la fontana cosiddetta delle Quattro Fontane. Dopo aver apprezzato i dettagli del portale d’ingresso del Duomo di Taormina potrete passare alla visita dell’interno. Nonostante l’architettura molto semplice, il Duomo di San Nicola presenta uno splendido soffitto in legno con mensole intagliate che riproducono motivi arabi di gusto gotico. Tra le varie opere d’arte presenti, merita sicuramente attenzione il Polittico di Antonello de Saliba, nipote di Antonello da Messina. Si tratta di una serie di pannelli in legno decorati con scene ispirate dalla Bibbia. Una volta usciti dalla chiesa attraversate il corso, percorrete qualche scalino e noterete, circondato da una recinzione, i resti di un pavimento a mosaico del II secolo a.C.

    Palazzo Ciampoli

    Riprendendo la passeggiata su Corso Umberto I, proseguiamo l’itinerario alla scoperta delle cose da vedere a Taormina. La prossima tappa è Palazzo Ciampoli, che si trova in cima ad una scalinata che incontrerete sulla sinistra. È una splendida dimora signorile, costruita nel Quattrocento in stile gotico-catalano e prende il nome dalla famiglia che ne era proprietaria. Oggi è utilizzato per mostre ed eventi ed è quindi visitabile solo durante queste occasioni.

    Chiesa del Varò

    La Chiesa del Varò di Taormina

    Prima di concludere la prima parte di questo itinerario resta da visitare la Chiesa della Visitazione o Chiesa del Varò. La costruzione di questa chiesa risale alla fine del XVIII ma l’opera fu terminata all’inizio del XIX secolo. È probabile però che, per questo edificio, sia stato sfruttato un luogo di culto preesistente e molto più antico. Nella parte posteriore della chiesa c’è, infatti, una cripta che risalirebbe al tempo delle persecuzioni cristiane. Alla destra dell’altare maggiore è presente un bel monumento funebre dedicato al Conte Giovanni Romano e Dente, morto nel 1699. La Chiesa del Varò è il punto di partenza della processione annuale del Venerdì Santo a Taormina. Le donne della congregazione di Madonna Addolorata, tutte vestite di nero, portano a spalla una statua della Vergine per le vie di del cento storico. 

     Porta di Mezzo o Torre dell’orologio

    La porta di Mezzo di Taormina

    E arriviamo così alla Porta di Mezzo o Torre dell’Orologio. Questa era una delle due porte di accesso al borgo medievale di Taormina e la sua costruzione risale al 1100. Nel 1676, durante l’invasione delle truppe francesi di Luigi XIV, la Porta di Mezzo fu completamente distrutta. Quando venne ricostruita nel 1769 fu aggiunto anche il grande orologio che si trova in cima. L’orologio meccanico risale al 1800 ed è un pezzo unico poggiato su una base in ghisa, con lo scappamento a Chevalier.

    Cosa vedere a Taormina: dalla Porta di Mezzo a Porta Messina

    Con la Porta di Mezzo termina la prima parte dell’itinerario alla scoperta delle cose da vedere a Taormina. La seconda parte però non è sicuramente da meno. Proseguendo sempre su Corso Umberto I e, facendo qualche deviazione, arriveremo fino al Teatro Antico per poi uscire da Porta Messina.

    Piazza IX aprile

    La Piazza ix aprile a Taormina

    Varcata la Porta di Mezzo si arriva in uno degli angoli più famosi e fotografati di Taormina: Piazza IX aprile. Questo è sicuramente uno dei punti panoramici più belli della città. Da qui si possono vedere l’Etna, la baia di Naxos e i ruderi del Teatro Antico di Taormina. Nella piazza sono presenti anche alcuni locali ma il più famoso è sicuramente il Wunderbar Caffè Taormina. Nato nel 1870 come locanda, il Wunderbar è il più antico bar di Taormina ma, a partire dagli anni ‘60, la sua fama è cresciuta sempre più. Il merito è dei tantissimi personaggi famosi che hanno iniziato a frequentarlo come Tennessee Williams, Greta Garbo, Richard Burton ed Elizabeth Taylor. La vista dal dehor estivo del Wunderbar è sicuramente mozzafiato ma ha un prezzo a parte rispetto alla sola consumazione, che è già molto costosa.

    La Chiesa di San Giuseppe e la ex Chiesa di Sant’Agostino

    In Piazza IX aprile sono presenti anche due chiese. Quella sulla sinistra è la Chiesa di San Giuseppe ed è stata costruita tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700. La chiesa era la sede della “Confraternita delle anime del Purgatorio” e,  per questo motivo, noterete diversi elementi decorativi un po’ macabri, come figure umane in mezzo alle fiamme, teschi e tibie incrociate. La seconda chiesa che si vede è in realtà la sede della Biblioteca della città. In origine era una Chiesa dedicata a Sant’Agostino, costruita nel 1486 a cui è stata aggiunto nel 1530 un convento dei frati Agostiniani. All’interno ci sono oltre 22.000 volumi di cui 2.000 dedicati soltanto alla Sicilia.

    La Villa Comunale di Taormina

    La Villa Comunale di Taormima

    Dopo aver visitato le due chiese proseguiamo su Corso Umberto I e subito, sulla sinistra, non perdetevi Vicolo Stretto. Fatta la foto di rito, prendete di fronte a voi Vico Teofano Cerameo e poi svoltate a destra per la scalinata che si chiama Scesa Bastione. Arriverete così su Via Roma, splendida strada panoramica che vi condurrà fino alla Villa Comunale di Taormina. Questa in realtà era il giardino dell’abitazione di Lady Florence Trevelyan, nobildonna inglese arrivata a Taormina per sfuggire ad uno scandalo di corte. A rendere speciale questo giardino pubblico sono le cosiddette “Victorian Follies”. Si tratta di particolari costruzioni in stile eclettico, ispirate alle costruzioni orientali. 

    La (cosiddetta) Naumachia di Taormina

    La Naumachia di Taormina

    Finita la visita alla villa prendete via Bagnoli Croci, svoltate su via Calapitrulli e arriverete così su via Naumachia. Girando subito a destra i vostri occhi cadranno su uno degli scorci più affascinanti di Taormina. Si tratta della cosiddetta Naumachia, una porzione di muro che faceva parte di un edificio romano del II secolo d.C. Il termine Naumachia in latino significa “battaglia navale” e, nell’antica Roma, queste si svolgevano negli anfiteatri o in grandi vasche appositamente scavate. Il primo ad usare questo termine è stato, nel Settecento, lo studioso olandese Jacques-Philippe D’Orville. In realtà questo nome è improprio perché sappiamo per certo che questo edificio non era destinato ai combattimenti navali. È possibile, invece, che il muro fosse il prospetto di un ninfeo o un Gymnasium, cioè un luogo dove i giovani si dedicavano all’esercizio fisico.

    La Chiesa di S. Caterina d’Alessandria

    La chiesa di Santa Caterina di Alessandria a Taormina

    Dopo aver attraversato tutta la Naumachia sbucherete in Piazza San Domenica. Dopo una visita alla Chiesa di Santa Domenica svoltate a sinistra su via Di Giovanni e arriverete davanti la Chiesa di Santa Caterina d’Alessandria. L’edificio è stato costruito nella prima metà del 1600 sui resti di un Odeon romano. All’interno potrete notare, attraverso un vetro, anche i resti di muri e di acciottolato di epoca greco-romana. Il portale d’ingresso della chiesa è realizzato in marmo rosa di Taormina e sopra di esso, all’interno di una nicchia, c’è una statua di Santa Caterina scolpita nel 1705. A questo punto potete uscire dalla chiesa e svoltare subito a sinistra. Alcune scale vi porteranno sul retro dell’edificio dove vi aspetta una sorpresa.

    Odeon romano

    Odeon romano di Taormina

    Proprio così, tra le cose da vedere a Taormina c’è anche un Odeon Romano. Incredibile vero? Qui gli abitanti dell’antica Tauromenion assistevano a spettacoli, conferenze e letture pubbliche. L’Odeon di Taormina è stato costruito tra il I e il II secolo d.C riusando in parte un tempio greco preesistente di età ellenistica. La cavea contiene undici ordini di posti, divisi da tre scalette in quattro cunei. L’ottava fila di posti era utilizzata come passaggio perché qui si aprivano gli ingressi o vomitoria, due dei quali ancora esistenti. L’orchestra, cioè lo spazio destinato agli attori, aveva un diametro di circa 11 metri e si pensa fosse scoperta, così come la scena. 

    Il Palazzo Corvaja

    Proprio accanto alla Chiesa di Santa Caterina c’è un altro gioiello architettonico che rientra tra le cose da vedere a Taormina: Palazzo Corvaja. Il nucleo del palazzo originale è costituito da una torre araba costruita tra il 902 e il 1079. A questa si sono aggiunti, a partire dal Trecento, tutti gli altri ambienti che oggi possiamo ammirare. Il risultato è quello di un edificio dove convivono armoniosamente elementi tipici dell’arte normanna, gotica, catalana e chiaramontana. Nel 141, dopo la morte del re Martino II, si è tenuta a Palazzo Corvaja una storica riunione del Parlamento siciliano. Durante l’assemblea i parlamentari hanno discusso, in presenza della regina spagnola Bianca di Navarra, la successione al trono di re di Sicilia.

    Il Teatro Antico di Taormina

    Il Teatro Antico di Taormina

    Usciti da Palazzo Corvaja la strada di fronte a voi è via Teatro Greco che vi porterà dritti ad uno dei monumenti più famosi di tutta la Sicilia. Il Teatro Antico di Taormina è stato costruito nel III secolo a.C. e trasformato in anfiteatro durante il periodo romano. L’architettura è stata così trasformata in diversi punti, per accogliere anche combattimenti tra gladiatori e battaglie navali. Il panorama che offre, con l’Etna e il golfo di Mazzarò, ha affascinato i visitatori di Taormina sin dal 1700. Uno scorcio unico al mondo capace di trasmettere emozioni indescrivibili. Il teatro, come altri in Sicilia, è usato ancora oggi per rappresentazioni e concerti. Se avrete tempo e voglia, potrete assistere dal vivo ad uno spettacolo in un contesto davvero suggestivo.

    Porta Messina

    La Porta Messina di Taormina

    E arriviamo così a Porta Messina, la fine di questa seconda parte dell’itinerario tra le cose da vedere a Taormina. Insieme alla Porta di Mezzo questa era una dei due accessi che facevano parte delle mura di cinta arabe. Porta Messina è conosciuta anche con il nome di Porta Ferdinandea perché, a volere la sua costruzione, fu proprio il re Ferdinando IV di Borbone. L’anno dell’inaugurazione è il 1808, come risulta da una lapide ancora visibile in cima alla porta.

    Cosa vedere a Taormina: i monumenti fuori le mura della città

    Una volta finito di visitare il centro, l’elenco delle cose da vedere a Taormina non finisce certo qui. Ci sono infatti molti luoghi di interesse anche fuori dalle mura della vecchia città e che meritano, senza dubbio, di essere visti.

    Badia Vecchia

    Esterno della Badia Vecchia di Taormina

    Una volta varcata Porta Messina, svoltando a destra, arriverete in via Costantino Patricio e poi su Via Circonvallazione. Percorrendola per circa 650 metri arriverete al Palazzo della Badia Vecchia. È uno splendido esempio di gotico siciliano simile, per tipologia e apparato decorativo, al Palazzo dei Duchi di Santo Stefano. La costruzione del palazzo risale al XIV secolo ed è stata realizzata adattando a dimora signorile una torre di difesa normanna. Il nome deriva forse dal fatto che nel palazzo aveva sede una “badia”, cioè una abbazia ma, per alcuni studiosi, era invece la dimora della Badessa di Messina. La Badia Vecchia è stata utilizzata prima come Ufficio postale e poi come sede del Museo Archeologico di Taormina mentre attualmente è inutilizzata.

    Casa Cuseni

    Esterno di Casa Cuseni

    Poco più avanti sulla destra rispetto alla Badia Vecchia c’è uno dei tesori nascosti di Taormina: Casa Cuseni. Se decidete di destinare almeno un giorno alla visita della città, allora dovete sicuramente inserirla nella lista delle cose da vedere a Taormina. Era la residenza in città del pittore inglese Robert Hawthorn Kitson, progettata dal lui stesso e costruita tra il 1902 e il 1905. Nella dining room di Casa Cuseni è presente un murales ,realizzato in stile Arts and Crafts dall’artista belga Sir Frank Brangwyn, uno dei primi decoratori di L.C. Tiffany. Nella scena sono rappresentati Robert Hawthorn Kitson, il compagno Carlo Siligato e Francesco, un bambino orfano adottato da loro. Per questo motivo, il contenuto di questa stanza è rimasto nascosto fino al 2012. La visita di Casa Cuseni è possibile solo su prenotazione, se decidete quindi di andarci è bene organizzarsi in tempo.

    La Chiesa di San Pancrazio e le Terme Bizantine

    La chiesa di San Pancrazio di Taormina

    Oltrepassata Porta Messina, dirigendovi verso valle incontrerete Piazza San Pancrazio. Qui alcuni scavi hanno portato alla luce i resti di un edificio romano chiamato Terme Bizantine. In realtà al momento non è certo che fosse un edificio termale. Poco più avanti, c’è la Chiesa di San Pancrazio che presenta al suo interno delle splendide decorazioni barocche. La costruzione di questa chiesa risale al periodo tra il VI ed il IX ed è stata realizzata inglobando le rovine di un tempio greco preesistente. Alcuni scavi, condotti nel corso degli anni, hanno permesso di capire che il tempio fosse dedicato alle divinità egizie di Iside e Serapide. Prima di accedere al portico davanti alla chiesa, potrete notare sulla parte a sinistra gli elementi inglobati dell’antico tempio.

    Chiesa della Madonna della Rocca

    La Chiesa della Madonna della Rocca di Taormina

    Da Piazza San Pancrazio è possibile prendere un autobus che vi porterà fino ai piedi del Monte Tauro. Qui si trova la Chiesa della Madonna della Rocca, costruita inizialmente nel XII secolo e restaurata nel 1660. La chiesa è sicuramente molto particolare perché interamente scavata nella roccia. Dalla posizione in cui si trova inoltre è possibile ammirare uno dei migliori panorami di Taormina. La Chiesa della Madonna della Rocca può essere raggiunta anche a piedi, partendo dal centro di Taormina. In Via Circonvallazione parte una scalinata, chiamata Salita Castello, che in circa 15 minuti vi porterà qui.

    Castello di Monte Tauro

    Esterno del Castello di Monte Tauro

    Partendo dalla Chiesa della Madonna della Rocca si può raggiungere un altro monumento da inserire sicuramente nella lista delle cose da vedere a Taormina. Si tratta del Castello di Monte Tauro, la cui costruzione risale forse al periodo arabo. Nel punto in cui si trova, sorgeva l’acropoli inferiore dell’antica città di Tauromenion mentre quella superiore corrispondeva all’attuale Castelmola. Il castello si trova ad un’altezza di quasi 400 metri sul livello del mare. Se dalla Chiesa della Madonna della Rocca la vista è stupenda, da qui lo è ancora di più.

     

    Il Belvedere Pirandello e le Tombe bizantine

    Le Tombe Bizantine di Taormina

    Se da Piazza San Pancrazio prendete Via Pirandello, con una passeggiata di una decina di minuti, arriverete al Belvedere Pirandello. Se volete scattare una fotografia perfetta di Isola Bella questo è il posto ideale. Proseguendo la camminata, si incontrano sulla destra le cosiddette Tombe Bizantine. I loculi visibili oggi e disposti ad alveare facevano parte di una necropoli araba molto più vasta. Le sepolture erano organizzate in blocchi di varia ampiezza, alcuni comprendenti solo due loculi, il cui andamento irregolare si adatta all’orografia del terreno. Ciascun loculo ha una copertura a volta e un’apertura quadrangolare. Secondo gli studiosi, la necropoli è stata realizzata durante il periodo bizantino, fra il X e l’XI secolo.

    Chiesa dei Santi Pietro e Paolo

    La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Taormina

    Poco più avanti delle Tombe Bizantine si incontra la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, considerata la più antica tra quelle presenti a Taormina. All’interno ci sono i resti di un affresco che risale al Quattrocento e una statua di San Pietro in cartapesta, decorata in oro zecchino, che risale invece al 1500. Alcuni scavi archeologici, condotti tra il 1732 al 1742, hanno portato alla luce vari reperti tra cui una testa di Zeus. Se proseguite ancora su Via Pirandello, eccoci tornati alla Villa Comunale di Taormina.

    Cosa vedere a Taormina: Isola Bella e la Grotta Azzurra

    La isola bella di Taormina

    Impossibile andare via da Taormina senza avere visto Isola Bella. È un piccolo isolotto collegato alla terraferma da una sottile striscia di sabbia. È la principale spiaggia di Taormina e sicuramente la più suggestiva. Nel 1890 l’isola fu acquistata da Lady Florence Trevelyan e dal marito Salvatore Cacciola. Insieme la valorizzarono, aggiungendo piante e alberi molto rari e facendo costruire una casetta che è possibile visitare, pagando un biglietto di ingresso. Nella spiaggia libera ci sono diverse imbarcazioni che propongono escursioni in barca. Si può fare così il giro dell’isola e ammirare le grotte circostanti, la Baia di Naxos, la Grotta Azzurra e la Grotta della Conchiglia.

    Cosa vedere a Taormina: la stazione Taormina-Giardini

    Forse vi sembrerà strano trovare in una guida sulle cose da vedere a Taormina una stazione dei treni ma, quando l’avrete vista, capirete che non è così. La stazione Taormina-Giardini è un piccolo gioiello di architettura eclettica, dove elementi del neogotico si uniscono a quelli dell’Art Nouveau. L’interno è veramente un trionfo per gli occhi tra lampadari in ferro battuto, vetri colorati, pavimenti in marmo e un soffitto a cassettoni in legno interamente decorato. Un gioiello così non poteva che attirare anche l’attenzione del cinema. Qui, ad esempio, sono state girate alcune scene del Padrino Parte III e i film Le Grand Bleu di Luc Besson e Il piccolo diavolo di Roberto Benigni.


    Sergio Campolo

    Mi sono laureato in Economia e Management a Roma, ho lavorato per 6 anni a Milano soprattutto nel Web Marketing e adesso vivo a Trento. Nel 2021 ho fondato The World of Sicily con l’obiettivo di far conoscere a tutto il mondo le bellezze di questa regione.

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