Albero Falcone (Palermo)

    L’evento si svolge ogni anno a Palermo per commemorare la strage di Capaci del 23 maggio 1992 dove persero la vita, il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta Vito Schifani, Antonio Montinaro e Rocco Dicillo. Davanti al ficus magnolia che si trova in via Emanuele Notarbartolo, proprio di fronte la casa dove abitava il giudice, ogni anno migliaia di persone, soprattutto giovani, depongono messaggi di pace, disegni e lumini nel ricordo delle vittime. A rendere commovente la giornata, ci sono anche le parole della Professoressa Maria Falcone, sorella del giudice e Presidente della Fondazione Falcone. L’esempio immortale del giudice nella lotta contro la mafia viene portata avanti oggi da numerose associazioni, come AddioPizzo e FINAS (“Future is now”).

    L’Albero, la rivolta siciliana e la lotta alla Mafia

    I fatti avvenuti il 23 maggio 1992 hanno scosso non soltanto le maglie della giustizia siciliana ma quelle dell’intera società e, all’indomani dell’esplosione, che seguirono momenti di raccoglimento proprio sotto il ficus. Nonostante l’attentato abbia strappato la vita a un uomo d’ineguagliabile correttezza, giustizia e legalità, l’Italia non ha chinato il capo e si è subito riorganizzata. Il 10 dicembre 1992 è così nata la Fondazione Falcone, che promuove numerose attività culturali e tra queste, la più sentita è proprio il corteo della memoria. Il numero di partecipanti, sempre in aumento nel corso  degli anni (fa ben sperare, poiché indica una lotta alla Mafia radicata, sentita e agognata. Nel 2010 purtroppo l’Albero Falcone, fu oggetto di atti vandalici e privato dei messaggi, fotografie e di un prezioso telo commemorativo, ripristinato poco dopo da un gruppo di giovani studenti determinati. Oltre ai pensieri, ai disegni ed alle foto, l’Albero della legalità riceve oggi un moltissimi omaggi quali per esempio bouquet di spose e svariate lettere. Il 18 ottobre 2018 a Ravenna è stato piantato un albero “gemello” a quello di Palermo. Per chi non può recarsi direttamente a Palermo né a Ravenna, è possibile inviare propri messaggi alla versione digitale della pianta, presente sul sito della Fondazione Falcone.

    Il corteo solenne, dall’aula bunker ai piedi del ficus

    Come premesso, i partecipanti al Corteo sono numerosi, ma la stragrande maggioranza è rappresentata da giovani. A loro vengono rivolte le parole del sindaco di Palermo, del Presidente della Repubblica e dei vertici dell’antimafia, ma anche quelle di numerosi ospiti vip. La manifestazione ufficiale inizia il 23 maggio, quando diversi cortei studenteschi, provenienti da Piazza Magione, dall’aula bunker del carcere Ucciardone e da via D’Amelio, si uniscono sotto casa del giudice Falcone, di fronte all’Albero. All’interno dell’aula bunker, dalle ore 10:00 alle 13:00 circa, i partecipanti possono assistere ad una cerimonia solenne, presenziata da alti funzionari, come il Ministro degli Interni, il Presidente del Senato ed il Ministro dell’Istruzione. Accompagnati da Maria Falcone e dal Procuratore Nazionale dell’Antimafia, i giovani si fermano ai piedi del ficus dove, alle ore 17:58 in punto, osservano il silenzio fino al momento in cui vengono scanditi i nomi delle vittime: Giovanni Falcone, Seguono letture di poesie, racconti e monologhi, mentre una processione inarrestabile depone ai piedi della magnolia omaggi floreali e messaggi cartacei. Conclusa la manifestazione in via Notarbartolo 23, alle ore 19:00 la folla si sposta presso la Chiesa di San Domenico dove si trova la salma del giudice per la celebrazione di una messa solenne in onore delle vittime.

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