Celebrazione di Portella della Ginestra

    Ogni anno per la ricorrenza della festa del lavoro del 1° maggio, a Piana degli Albanesi, in località Portella della Ginestra, si celebra il ricordo di un eccidio avvenuto in quel pianoro il 1° maggio del 1947. Migliaia di braccianti, contadini e sindacalisti vi si trovavano riuniti insieme alle loro famiglie, era la prima festa del lavoro dopo il fascismo. L’oratore del comizio ebbe solo il tempo di pronunciare poche parole, dalle montagne sovrastanti infatti la banda di Salvatore Giuliano cominciò a sparare contro la folla inerme. Vi furono undici morti e numerosi feriti. Una strage i cui mandanti ancora oggi non sono stati individuati.

    La prima strage dell’Italia repubblicana

    In occasione della festa del lavoro, che tornava ad essere festeggiata dopo il fascismo, migliaia di lavoratori dei comuni di Piana degli Albanesi, San Giuseppe Jato e San Cipirello si erano festosamente radunati a Portella della Ginestra.

    Intorno alle 10.00 del mattino partirono le prime raffiche di mitra. Nei primi istanti la folla ritenne trattarsi di mortaretti festosi, non era concepibile potesse essere diversamente in tempo di pace. Ma subito compresero e si dispersero cercando improbabili ripari in preda al panico. Le sventagliate durarono per circa un quarto d’ora e a terra restarono colpiti a morte otto adulti e tre bambini, mentre i feriti furono una trentina. La celebrazione di Portella della Ginestra è un omaggio a quei caduti, ma è anche un’occasione per ricordare le lotte del popolo affamato di Sicilia e le costanti e lente vittorie che si sono succedute negli anni per il riscatto delle masse. Una festa del 1° maggio che non si stanca di guardare avanti e si ribella ai poteri occulti di allora e di oggi, come la massoneria e la mafia, che tanta parte si ritiene ebbero nell’eccidio di Portella della Ginestra.

    Il programma dell’evento e il Memoriale di Portella della Ginestra

    La celebrazione di Portella della Ginestra ha luogo la mattina del 1° maggio. Sindacalisti, politici, rappresentanti delle istituzioni e gente comune, giunta da varie parti della Sicilia, animano questa giornata dall’enorme valore simbolico.

    La celebrazione si apre con la deposizione di una corona di fiori al cimitero di Piana degli Albanesi in memoria delle vittime dell’eccidio. Successivamente è previsto il concentramento alla Casa del Popolo del paese da cui prenderà avvio il corteo che sfilerà per le vie di Piana fino alla Casa del Partigiano. Un servizio di bus navette condurrà poi i partecipanti in un altro punto di raccolta situato a 3 km dal paese e a circa 300 metri dal Memoriale di Portella della Ginestra. Quindi, ripartirà il corteo fino alla stele nota come Sasso di Barbato, posta all’interno del memoriale in onore del socialista Nicola Barbato, fondatore dei Fasci Siciliani dei Lavoratori. Si darà così inizio al comizio dove gli oratori si avvicenderanno fino a circa le 13.30, quando la manifestazione avrà termine.

    Portella della Ginestra e l’arte

    Il Memoriale di Portella della Ginestra è la prima opera di Land Art che sia stata realizzata in Italia. Immerso nella natura, deve la sua progettazione e messa in opera all’artista Ettore de Conciliis che nel 1980, insieme all’architetto Giorgio Stockel e al pittore Rocco Falciano, ha voluto rendere omaggio ai morti della strage di Portella edificando una composizione di grande suggestione e dal profondo significato simbolico. Una trazzera (strada di campagna non asfaltata) di circa 40 metri, fiancheggiata da un basso muro a secco, taglia il pianoro rievocando la direzione degli spari. In quest’area, posta al centro dell’altipiano ed estesa quasi un chilometro quadrato, si stagliano, senza un ordine preciso, 11 alti massi ricavati dalla pietra del luogo. Su una di queste stele sono incisi i nomi delle 11 vittime, mentre in un’altra una poesia commemora la strage di Portella della Ginestra. Quest’opera, perfettamente integrata con l’ambiente e in rispettoso equilibrio con il pietroso paesaggio naturale, ogni anno è meta di molti visitatori.

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