Giostra dei Ventimiglia

    Nel paese di origini medievali in provincia di Palermo, Geraci Siculo, uno dei borghi più belli d’Italia, durante prima settimana di agosto, si viene catapultati al tempo dell’antica contea dei Ventimiglia. QUi si vivono atmosfere medievali, tra numerosi personaggi in costume, giostre, simulazione di caccia con il falco, musiche e danze mediavali, ricostruzioni di scene ed ambienti dell’epoca. Ogni anno, al centro delle manifestazioni, promosse dalla Pro Loco di Geraci Siculo, viene rievocato un avvenimento importante della corte dei Ventimiglia che si conclude con i festeggiamenti e le giostre di cavalieri.
    Il paese, arroccato a circa 1077 metri s.l.m., conserva ancora tra le vie del suo centro storico, architetture e scorci tipici del borgo medievale, pertanto si presta benissimo a fare da scenografia agli eventi rievocati. L’evento richiama molti turisti e curiosi da ogni parte della Sicilia e non solo. Attualmente, la manifestazione, giunta alla sua XXX edizione, fa parte di un progetto di promozione turistica e culturale denominato Contea dei Ventimiglia e fa parte degli eventi inseriti all’interno del programma Madonie Tradizioni Nobiliari e Contadine. Esso interessa varie località della Sicilia legate dallo stesso passato, quello che le segna tutte come ex contee della nobile famiglia dei Ventimiglia.

    I Ventimiglia e la Contea di Geraci

    La storia di Geraci Siculo è legata a quella della nobile casata dei Ventimiglia, sotto la loro potestà la città gode il suo massimo splendore costituendo il centro polito ed economico della contea sulla quale esercitava il suo potere la nobile famiglia. Infatti, la Contea di Geraci fu uno dei maggiori feudi del Regno di Sicilia sia per estensione territoriale che per valenza politico-economica.
    Alcuni membri di questa casata riuscirono ben presto a farsi largo nel panorama politico siciliano ricoprendo cariche di alto rilevo quali ad esempio: presidente del regno, viceré, ammiraglio e governatore; il culmine della loro influenza politica si ha nel 1422, quando Giovanni diventa Vicerè di Napoli e di Sicilia, mentre nel 1595, Giovanni III Ventimiglia viene insignito del titolo di Principe di Castelbuono.
    È a partire dal 1252, con il matrimonio tra Enrico Ventimiglia e la contessa di Geraci, Isabella, appartenente alla casata reale di Federico II, che si ha l’ingresso della famiglia Ventimiglia nella storia di Geraci Siculo.
    Nel secolo successivo, per qualche decennio, la contea viene confiscata ai Ventimiglia e assegnata ai Chiaramonte per punirli di una disobbedienza di Francesco I Ventimiglia verso il sovrano aragonese. Ma la contea di Geraci torna alla famiglia nel 1419, sotto il dominio di Giovanni I Ventimiglia essa è elevata a marchesato, mentre centro politico e amministrativo della casata dei Ventimiglia diventa Castelbuono.
    Due sono dunque i principali centri siciliani, Geraci Siculo e Castelbuono, che dedicano una vera e propria manifestazione alla storia dei Ventimiglia: Geraci con la “Giostra dei Ventimiglia”, Castelbuono con la cosiddetta “Arruccata di li Vintimiglia”. Eventi che costituiscono entrambi notevole interesse turistico e culturale.

    Tre giorni a spasso nel tempo

    Nei tre giorni a ridosso della prima domenica di agosto, Geraci Siculo permette di vivere un affascinante tuffo nel passato. Qui ci si imbatte, tra i caratteristici vicoli di quello che è stato classificato come uno dei Borghi più belli d’Italia, in uomini e donne con abiti del XIV secolo, sbandieratori, cavalieri e menestrelli. Una serie di rievocazioni storiche, proposte nei pressi del castello o per le principali piazze, si alternano ad una serie di eventi che si svolgono nel corso di tre giorni, dal venerdì alla domenica. Le rievocazioni storiche hanno per oggetto avvenimenti importanti che hanno segnato la storia della famiglia dei Ventimiglia e della contea di Geraci. Di anno in anno è rievocato, ad esempio il fidanzamento con la serenata a Costanza o il matrimonio tra la contessa di Modica e conte Francesco, il battesimo del primogenito, piuttosto che la visita del conte al Castello di Geraci, l’investitura di Serlone I conte di Geraci o la proclamazione di Geraci quale capitale della contea. Quindi, scene di vita quotidiana vissute a corte o tra le vie di Geraci animano le giornate e incuriosiscono turisti e locali.
    Gli eventi sono annunciati da un banditore per le strade del paese, esattamente come era in uso all’epoca, quindi ha luogo la rievocazione e, in ultimo, la manifestazione si chiude con le giostre che vedono abili cavalieri destreggiarsi in prove di abilità, così come era usanza all’epoca per festeggiare un lieto evento divertendo i membri della corte e il popolo.
    Le manifestazioni si susseguono generalmente scandite come di seguito descritto.
    Il venerdì ha luogo la rievocazione di scene di vita alla corte di Francesco Ventimiglia, l’evento è noto come “U Conti cumanna” (il Conte ordina).
    Nel pomeriggio del sabato fino a sera le strade sono animate da musici, giullari e menestrelli.
    La domenica mattina ha luogo il giuramento dei Cavalieri in Piazza del Popolo e un’esibizione di sbandieratori, invece, nel primo pomeriggio a partire dal Castello dei Ventimiglia si incammina il Corteo storico, con nobili dame e cavalieri in eleganti costumi d’epoca, fino a raggiungere il Campo della Santissima Trinità, qui si svolgono i giochi cavallereschi.
    Protagonisti delle giostre sono abili fantini locali incitati dal tifo dei loro compaesani; i giochi proposti sono una ricostruzione di quelli che si svolgevano nel Trecento e costituivano spesso una forma di allenamento, oltre che di competizione sportiva, per i cavalieri addestrati alla guerra.
    Intanto, per la città internamente calata nel clima storico, hanno luogo ricostruzioni di ambienti caratteristici dell’epoca ed esposizioni dei prodotti tipici in “Tende Medievali”.

    Lascia un commento

    Guarda anche