Rievocazione della Pace di Caltabellotta

    La Pace di Caltabellotta è l’evento più importante registrato in tutta la storia di Caltabellotta (AG). Il 31 agosto del 1302 gli Angioini e gli Aragonesi si incontrarono in questi luoghi per dare vita ad un trattato di pace che interruppe la contesa per le terre di Sicilia tra francesi e spagnoli. Un evento che portò la pace in tutta la Sicilia e decretò la libertà amministrativa dell’isola per i successivi 100 anni. La sua rievocazione, che ha luogo a Caltabellotta alla fine di agosto, prevede un suggestivo corteo medievale, la rappresentazione degli eventi storici salienti e altre interessanti manifestazioni di carattere culturale.

    La fine della Guerra del Vespro

    Nel 1266, Carlo d’Angiò, fratello del re di Francia, dopo avere sconfitto gli svevi, divenne re di Sicilia. I nobili siciliani fedeli agli svevi furono perseguitati, i loro beni confiscati e la popolazione fu assoggettata ad un regime fiscale molto duro, avente come principale obbiettivo quello di finanziare il Regno di Francia. Inoltre, la capitale del Regno di Sicilia fu trasferita da Palermo a Napoli. Il malcontento diffuso portò a lotte sanguinose che si protrassero per ben 20 anni, la Guerra del Vespro. La scintilla che diede vita al conflitto, il lunedì di Pasqua del 1282 all’ora del vespro, pare sia imputabile all’oltraggio a una giovane donna siciliana da parte di un soldato angioino. Il marito della donna sguainò la spada e uccise il soldato, la ribellione ai francesi aveva preso avvio. Da Palermo la rivolta dilagò in poco tempo per tutta l’isola. I nobili siciliani si allearono con gli spagnoli Aragonesi che, sbarcati in Sicilia, sostennero la popolazione con l’intenzione di estendere il loro controllo su quei territori.
    Nell’agosto del 1302, gli schieramenti angioini e quelli aragonesi, non riuscendo a risolvere le sorti della guerra, decisero di stipulare un accordo di pace che interrompesse il sanguinoso conflitto. In territorio di Caltabellotta si incontrarono il capitano d’arme Carlo di Valois, rappresentante di Carlo II d’Angiò, e Federico III d’Aragona. Grazie alla mediazione del papa Bonifacio VIII, fu firmata, in presenza di un Vescovo e di altri dignitari delle due corti, quella che viene conosciuta come la Pace di Caltabellotta. I termini dell’accordo prevedevano che Federico III divenisse Re della Trinacria, indipendente e assoluto. Per suggellare il patto Federico avrebbe preso in moglie la principessa Eleonora d’Angiò. Inoltre, alla sua morte la corona della Sicilia sarebbe tornata in mano agli angioini in cambio di 100 mila onze d’oro. Tuttavia, Federico d’Aragona negli anni a seguire rivendicò per il figlio Pietro il regno di Trinacria, sottraendolo al controllo angioino e decretando di fatto la scissione del sud Italia.

    La rievocazione della Pace di Caltabellotta

    La manifestazione rievocativa di questo evento storico d’importanza regionale si è andata negli anni valorizzando e articolando. Inserita nel nutrito programma dell’estate caltabellottese, la rievocazione della Pace di Caltabellotta coinvolge da sempre i giovani della cittadina e diverse associazioni attive sul territorio. Oltre a dare risalto alla storia e alla tradizione di Caltabellotta, che si fregia dell’appellativo di Città della Pace, la celebrazione si è arricchita di tutti quei valori legati all’importanza della pace tra i popoli. Mostre, istallazioni artistiche, presentazione di libri e convegni ogni anno animano culturalmente questo paese ricco di architetture civili e religiose antichissime, nonché di affascinanti siti archeologici di epoca preistorica.
    Verso la fine di agosto, in genere tra il 27 e il 31 agosto, la celebrazione medievale si apre con il corteo storico che sfila per le vie più importanti della cittadina. Sbandieratori, musici, arcieri, alabardieri, saltimbanchi, dame e cavalieri, nei loro preziosi costumi d’epoca, creano un atmosfera d’altri tempi, ricca di sfarzo e colori. Durante il corteo vengono condotti anche i vessilli delle famiglie nobiliari che parteciparono alla Guerra del Vespro. Il corteo si chiude nell’ampio spiazzo antistante la Chiesa Madre. Durante le ore notturne, alla luce delle fiaccole, viene organizzata la serata medievale. Canti, balli e recite di antiche poesie fanno da cornice a dei veri e propri quadri viventi di momenti di vita medievale. Ad allietare il pubblico intervenuto anche la possibilità di gustare alcuni dei prodotti tipici del patrimonio enogastronomico di Caltabellotta. In alcune edizioni della rievocazione storica della Pace di Caltabellotta si è dato vita anche a suggestivi spettacoli equestri, a commemorazione della guerra dei Vespri Siciliani.
    Il momento più importante è quello della rappresentazione della firma dell’accordo di pace. Si narra che tale evento si sia svolto nelle sale del castello Normanno, di cui però oggi restano solo i ruderi. Alcuni studiosi ritengono, comunque, che il trattato di Pace di Caltabellotta fu benedetto dal Vescovo, con una cerimonia solenne, nella Cattedrale di Caltabellotta. La rievocazione fatta nel cerimoniale di Caltabellotta prevede una sorta di sintesi dei due differenti momenti. All’interno della splendida Chiesa Madre di Caltabellotta, alcuni attori danno vita a quel momento storico così importante per la storia di Sicilia. In presenza del Vescovo e del notaio di corte, di fronte all’altare si alternano i principali protagonisti dell’evento: l’imponente Federico III d’Aragona, la sua promessa sposa, la principessa Eleonora d’Angiò e il valoroso comandante Carlo di Valois. Circondati da altri dignitari dell’epoca, i protagonisti spiegheranno al pubblico presente, con grande enfasi espressiva, gli avvenimenti storici da loro stessi messi in scena.

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