San Filippo, nativo dell’antica regione della Tracia e vissuto in Sicilia durante la sua missione sacerdotale, è compatrono della città di Rodi Milici (in provincia di Messina) insieme a San Giovanni Battista e San Bartolomeo.
Secondo la tradizione, il santo fu inviato a svolgere il suo ministero ad Agira e qui predicò e fu sepolto alla sua morte. Il santo nero è considerato in grado di compiere prodigi e sono diversi i miracoli narrati nelle leggende locali o nella biografia del santo. La sua intercessione è invocata molti da secoli dagli abitanti di Rodi Milici, in particolare per placare le tempeste di scirocco. Fulcro della festa religiosa che si celebra a Rodi Milici è la processione con il simulacro del santo, al termine della quale i fedeli rinnovano la loro richiesta di protezione. Durante il periodo dei festeggiamenti Rodi Milici ospita l’Antica Fiera Mercato di San Filippo, una curiosa e ricca fiera dedicata alle produzioni locali e all’artigianato.
Le origini di un’antica devozione
La nascita della devozione di Rodi Milici per San Filippo d’Agita è legata ad un episodio tramandato dalla tradizione locale secondo il quale il santo apparve ad un pastore chiedendo la costruzione di una chiesa in suo onore.
La chiesetta fu realizzata nel 1702 nella parte più alta della città e ospita ancora oggi una statua che raffigura il Santo in vesti sacerdotali e con la carnagione scura.
Nonostante San Filippo visse e operò fino alla sua morte ad Agira, in provincia di Enna, la sua devozione è molto sentita a Rodi Milici, soprattutto per un evento miracoloso tramandato nei secoli.
Secondo la leggenda, infatti, divampò un incendio intorno alla città e che avanzava pericolosamente spinto dal vento di scirocco. La statua del Santo fu esposta sul piano della chiesa e s’iniziò a invocare la sua intercessione. Da quel momento iniziò a soffiare il vento contrario “a libbìci” (libeccio), allontanando così le fiamme e salvando il paese. Da allora, spesso, nei giorni di tempesta, si prese l’abitudine di invocare il santo affinché calmasse lo scirocco ripetendo il gesto, rivelatosi miracoloso, di esporre la statua del Santo “ntò chianu di San Fulippu” (cioè nel piano antistante la chiesa ad lui dedicata).
La solenne festa del 12 maggio a Rodi Milici
La mattina del 12 maggio la statua raffigurante il santo viene trasferita nella Chiesa dell’Immacolata, in centro città. Da qui la sera ha inizio la processione che porta il simulacro di San Filippo per le vie del centro cittadino, accompagnata dalla banda musicale. Curiosa la tradizione di mettere un fascio di spighe di grano tra le dita della statua, sicuramente di un retaggio dei riti legati al ciclo delle stagioni e dei lavori nei campi.
Al termine della processione, i fuochi d’artificio illuminano il cielo e prima del rientro della statua in chiesa i fedeli, raccolti sul sagrato, invocano la protezione e l’intercessione del santo attraverso un canto tradizionale intervallato da preghiere. Tra le strofe del canto, sono ricordati i prodigi attribuiti a San Filippo quali: tempeste placate, demoni scacciati, giovani riportati in vita.
Tradizionale evento che si svolge in prossimità della festa di San Filippo è l’Antica Fiera Mercato di San Filippo. In questa occasione è possibile degustare e acquistare prodotti enograstronomici locali, conoscere i vari prodotti agricoli o di artigianato realizzate dalle maestranze del posto o imbattersi in un mercato di bovini o equini, organizzato dagli allevatori locali.