Rito delle Cento Onze

    Il Rito delle Cento Onze è una commemorazione storica che si svolge annualmente a Palermo nei giorni del 7 e 8 dicembre, in occasione della Festa dell’Immacolata. L’evento ha luogo presso la Chiesa di San Francesco d’Assisi, in presenza delle autorità civili e religiose. Una ricorrenza che rievoca il Voto fatto dal potere municipale laico, rappresentato dal Senato di Palermo, alla Vergine Immacolata durante la devastante pestilenza che colpì la città nel 1624. Completato il Rito delle Cento Onze, per le strade del centro storico, ha luogo la processione del simulacro d’argento della Madonna, con grande partecipazione di fedeli e scandito dalle note della banda musicale cittadina.

    La storia del Rito delle Cento Onze

    Il Rito delle Cento Onze è un rito urbano istituito ufficialmente il 18 novembre del 1624. Con esso il potere laico cittadino si impegnava, con un solenne giuramento, a difendere il mistero dell’Immacolata Concezione, in cui si sancisce che la Vergine Maria nacque immune dal peccato originale fin dal suo concepimento. Tale dottrina, già nel 1439, era stata difesa dall’Arcivescovo di Palermo e dai frati francescani, durante il Concilio di Basilea, ma questo dogma, tanto osteggiato dalla Chiesa Cattolica, fu proclamato ufficialmente da papa Pio IX soltanto l’8 dicembre del 1854. La città di Palermo, dunque, onorava la Vergine Immacolata duecento anni prima del potere ecclesiastico. Il Senato di Palermo, inoltre, si impegnava a celebrarne i festeggiamenti a proprie spese e devolveva una somma in denaro, le cento onze d’argento, alla chiesa di S. Francesco d’Assisi, affinché venisse abbellita la cappella dove era custodita la statua d’argento dell’Immacolata, venerata dai fedeli palermitani. Attraverso la formula del giuramento di fedeltà al mistero, da difendere fino all’ultimo soffio di vita, ovvero col sangue, la città veniva affidata alla protezione della Madonna.

    Anche alla fine della devastante epidemia di peste, il Senato palermitano decise di rinnovare il Rito delle Cento Onze, che continua ad essere celebrato, ininterrottamente, fino ai nostri giorni. Nel 1655, viene stilato un atto d’obbligo, per i futuri amministratori della città, con dieci norme da onorare. Successivamente fu redatto il Libro dei Giuramenti, che conteneva la formula di rito con la firma dei Pretori prima e dei Sindaci in seguito. Nell’Archivio Storico di Palermo, si può ancora ammirare un prezioso libro manoscritto contenete le firme delle massime autorità cittadine dal 1795 al 1912. Nel XVIII secolo, il solenne giuramento cominciò a circolare tra la popolazione grazie alla redazione fatta su fogli singoli ad opera di alcune congregazioni religiose. Tale formula di rito, se letta in punto di morte, avrebbe promesso l’indulgenza plenaria, ovvero la remissione della pena temporale per i peccati commessi.

    Il primo giuramento fu pronunciato dal Senato cittadino il 15 agosto 1624, in occasione della festa dell’Assunta, nella Cattedrale di Palermo in presenza degli alti prelati della città, ma la celebrazione del Rito delle Cento Onze, in seguito alla ufficializzazione del dogma dell’Immacolata Concezione, si cominciò a commemorare il 7 e l’8 dicembre, giorni dedicati dalla Chiesa Cattolica alla festa dell’Immacolata Concezione. Anticamente i festeggiamenti cominciavano il 7 dicembre con un giorno di digiuno e i preparativi presso la Chiesa di S. Francesco D’Assisi, dove nella notte veniva pronunciato il giuramento. L’8 dicembre il simulacro in argento della Madonna veniva condotto in processione alla Cattedrale di Palermo, dove sarebbe rimasto per 8 giorni. Durante la processione, il Cassaro, oggi Corso Vittorio Emanuele, si popolava di migliaia di fedeli che procedevano conducendo fiaccole accese nella piazza della Chiesa di San Francesco.

    I festeggiamenti in onore dell’Immacolata Concezione a Palermo

    I festeggiamenti per l’Immacolata Concezione a Palermo si aprono con il Rito delle Cento Onze, svolto nella Chiesa di San Francesco d’Assisi, nel pomeriggio del 7 dicembre. Dopo i primi Vespri, presieduti dal Provinciale dei Frati Minori del convento di San Francesco, il Sindaco di Palermo, inginocchiato difronte l’imponente statua in argento dell’Immacolata, pronuncia il solenne giuramento a nome della municipalità e di tutti i palermitani, affidando alla protezione della Vergine la città di Palermo. Quindi, il Sindaco depone ai piedi della statua un vassoio d’argento contenete le cento onze, delle preziose monete d’argento risalenti al XVII secolo. In tal modo viene continuato simbolicamente il Voto dell’intera municipalità che si farà carico delle spese per i festeggiamenti. L’atto finale del rituale prevede che venga firmato il Libro del Giuramento, una sorta di verbale nel quale sono contenute le norme da assolvere.

    All’alba dell’8 dicembre si apre il pellegrinaggio di tutte le Confraternite dell’Arcidiocesi della città metropolitana di Palermo, che comprende ben 28 comuni, e che ha come patrona primaria l’Immacolata Concezione. Queste confraternite, riunitesi nella Cattedrale di Palermo, si recano presso la Chiesa di San Francesco d’Assisi per il rituale omaggio floreale alla Vergine Maria. L’Arcivescovo, dopo avere celebrato la Messa Solenne (il Pontificale) presso la Chiesa di San Francesco, alle 11.00, celebrerà nuovamente la funzione religiosa nella Cattedrale di Palermo.

    Nel pomeriggio, intorno alle 16.00, prende avvio la processione del simulacro dell’Immacolata Concezione. La statua, portata a spalla dai devoti della Confraternita di Porto e Riporto, giunge fino a Piazza San Domenico, dove si svolgerà l’offerta dei fiori alla Colonna dell’Immacolata da parte del corpo dei Vigili del Fuoco. Alcuni vigili, attraverso la scala di uno dei mezzi antincendio, si inerpicheranno fino in cima alla colonna votiva della piazza, dove si trova una statua della Vergine, deporranno i fiori ai suoi piedi e dall’alto lasceranno cadere sulla folla di devoti migliaia di coriandoli di carta colorata. La processione, poi, proseguirà verso la Cattedrale, dove i fedeli accoglieranno con grandi manifestazioni di gioia l’ingresso del fercolo d’argento della Immacolata. Dopo le liturgie di rito, il Cardinale di Palermo firmerà il Libro del Giuramento. In serata la statua, in processione, farà ritorno alla Chiesa di San Francesco. Prima dell’ingresso in chiesa, vi sarà una sosta nella piazza antistante, dove una folla di fedeli intonerà il Magnificat, il cantico, contenuto nel Vangelo, attraverso cui la giovane Maria ringrazia l’Altissimo per avere concesso la libertà al suo popolo.

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